Smettere di fare sport danneggia non solo il corpo ma anche il cervello

30 dicembre 2016 | 18:40
Smettere all’improvviso di fare sport, soprattutto se lo si praticava con costanza, può essere dannoso non solo per il nostro corpo ma anche per il cervello, che controlla le nostre emozioni e gli stati d’animo. Lo conferma Piero Volpi responsabile di ortopedia del ginocchio e traumatologia dello sport in Humanitas, in un articolo di Humanitas, che riportiamo per intero di seguito.




Lo stop improvviso dell’attività sportiva può essere dannoso, non solo al nostro corpo ma anche al nostro cervello. È il risultato di una ricerca condotta dalla rivista Frontiers in Aging Neuroscience su un gruppo di maratoneti fermo da dieci giorni: la risonanza magnetica cui sono stati sottoposti ha fatto emergere un minore flusso del sangue all’ippocampo, la parte di cervello deputata a memoria ed emozioni.

Smettere improvvisamente di fare sport è dunque dannoso? Ne ha parlato Piero Volpi, responsabile di ortopedia del ginocchio e traumatologia dello sport in Humanitas, intervistato da Radio Capital.

«Per chi fa attività sportiva, soprattutto se la svolge da tanti anni e con una certa importanza, lo stop improvviso può essere dannoso sul piano cerebrale, ma anche su quello umorale, muscolare e articolare», commenta Volpi.

Quanta attività fisica bisognerebbe fare?
Lo sport va sempre affrontato in maniera seria e non va improvvisato. Va pianificato, scegliendo la propria attività, anche chiedendo consiglio al medico di base, tenendo conto della propria età e delle proprie possibilità. L’attività sportiva deve essere percepita come piacevole, si può andare a correre, si può andare in bicicletta, si può nuotare e si può semplicemente camminare. Chi non vuol fare sport può camminare mezz’ora al giorno: è molto salutare, purché la camminata sia un po’ veloce, al fine di stimolare adeguatamente l’attività cardiocircolatoria e quella respiratoria.

Quando ci si ferma dal fare sport diminuisce prima la forza o la resistenza?
Dipende dall’età. È bene sottolineare che anche se non si fa pratica sportiva strenua, già solo condurre una vita attiva e non completamente sedentaria - per esempio muovendosi a piedi, preferendo le scale all’ascensore - permette di fare un minimo di attività fisica che conferisce un mantenimento.

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Alberto Lupini


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