Sonno, consigliate 7-8 ore a notte Ristoratore il “sonnellino” pomeridiano

Uno dei consigli più sentiti e diffusi per tutelare il proprio benessere è: dormire ogni notte almeno 7-8 ore. E chi non ci riesce? Alcuni piccoli “trucchi” possono aiutare a recuperare

26 marzo 2019 | 16:48
Ne ha parlato in maniera approfondita Lara Fratticci, neurologa in Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.




Molte persone cercano di recuperare il sonno perduto durante la notte con un pisolino a metà pomeriggio. Ma è effettivamente ristoratore? Occorre innanzitutto distinguere tra chi è in temporaneo debito di sonno, perché magari ha passato una notte sveglio o ha dormito poco o male, e chi invece vive una deprivazione di sonno cronica. A questo proposito, uno studio del Medical Center di Boston, condotto dal dottor Daniel Cohen, ha paragonato alcuni soggetti svegli per 24 ore di seguito ad altri che per tre settimane avevano dormito circa cinque ore a notte, e dunque poco. Coloro che erano svegli da 24 ore hanno recuperato con una dormita di dieci ore, per gli altri invece il recupero è stato molto più difficile. Ne consegue che più il debito di sonno è cronico, tanto più il recupero è arduo.

Sul sonno a metà giornata, purché sia una tantum, il verdetto della specialista è comunque favorevole. Il sonnellino può anche essere efficace, soprattutto nel pomeriggio. È bene però che non sia un’abitudine, ma che ce lo si conceda nel momento del bisogno. Per essere davvero ristoratore deve durare da mezzora a massimo un’ora, in modo da raggiungere la fase Rem e permettere così il recupero delle energie.

Sebbene il numero sia indicativo e possa essere leggermente inferiore o superiore per alcuni soggetti, il riposo notturno dovrebbe durare 7-8 ore. Dormire di meno, ma anche dormire di più, ha delle ripercussioni negative sul benessere e sulla salute. Dormire bene aiuta la memoria, la concentrazione e l’attenzione. Ma riduce anche il colesterolo e il rischio di patologie cerebrovascolari e aiuta a mangiare correttamente, contrastando il sovrappeso. La leptina (piccolo ormone proteico) infatti segue il ritmo circadiano e aumenta nel corso della notte, conferendo un senso di sazietà ed evitando che insorgano attacchi di fame notturni. Ecco perché dormire bene contrasta il diabete, mentre dormire poco aumenta l’ormone dello stress, il colesterolo e gli zuccheri e facilita lo sviluppo di insulino-resistenza. Come confermato dal famoso detto del “sonno di bellezza”, dormire abbastanza durante la notte fa bene anche alla pelle: l’ormone cortisolo infatti la rende più elastica, agendo su collagene ed elastina.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024