Stress, sforzo fisico o ipertensione Quando il cuore batte più forte del solito

Sono diverse le situazioni che possono provocare tachicardia, un battito accelerato che non fa bene al cuore. Dai più banali abusi di caffeina fino a segnali di insufficienza cardiaca o ipertiroidismo

13 gennaio 2019 | 13:22
Può capitare di sentire il cuore battere più velocemente, e le ragioni possono essere davvero molteplici, frequentemente di natura emotiva, ma non solo. Un'analisi delle motivazioni e di come comportarsi quando si manifestano è stata fatta da Maddalena Lettino, responsabile dell'unità operativa di Cardiologia dello scompenso di Humanitas. Riportiamo qui la sua opinione, da un articolo tratto da Humanitasalute.




«La tachicardia non fa bene al cuore perché fa consumare più ossigeno e perché comporta l’affaticamento del muscolo cardiaco», spiega Maddalena Lettino.

In quali casi l’aumento del ritmo cardiaco è un segnale di qualche disfunzione?
Il ritmo cardiaco in una persona adulta, a riposo, è compreso fra i 60 e i 100 battiti al minuto. Oltre questa soglia si parla di tachicardia. Uno spavento, ma anche lo stress o una forte emozione sono tutti fattori che possono far accelerare il ritmo cardiaco. Allo stesso modo il cuore può pompare più velocemente dopo aver assunto caffeina o bevande alcoliche ma anche dopo aver corso o comunque dopo aver praticato attività fisica. In quest’ultimo caso, però, non si è a riposo, ci si è messi in movimento e il cuore batte in maniera accelerata per soddisfare il maggior fabbisogno di sangue per i tessuti.

Quando invece si è a riposo perché si può avvertire un’accelerazione del battito?
Se il soggetto è in trattamento per l’ipertensione, la terapia con farmaci diuretici potrebbe determinare una grave disidratazione che si manifesta con tachicardia. Anche una profonda vasodilatazione da terapia farmacologica per l’ipotensione può accompagnarsi a tachicardia. Sempre riguardo la salute cardiovascolare, un cuore che batte molto veloce può essere un cuore che si sta scompensando. In assenza di altri segni la tachicardia può far pensare a una insufficienza cardiaca.

L’aumento del ritmo cardiaco può essere infine sintomo di altre condizioni che non riguardano direttamente il cuore: «L’ipertiroidismo, ad esempio, o l’anemia mentre il legame con la sindrome delle apnee ostruttive del sonno è più controverso. Dopo un’apnea notturna, quando si riprende a respirare normalmente il paziente è tachicardico, ma se si avverte tachicardia diurna questa non dipende dalla sindrome», conclude la specialista.

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Alberto Lupini


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