Tutore la notte e antinfiammatori per combattere l'artrosi al pollice

L'artrosi del pollice è dovuta all'estrema mobilità di questo dito, colpisce più le donne e in età avanzata. Se lieve indossare un tutore, anche di notte, e prendere antidolorifici, altrimenti si consiglia l'operazione

20 ottobre 2019 | 12:33
I processi degenerativi artrosici molto spesso colpiscono l'articolazione alla base del pollice: in questo caso di tratta di rizoartrosi, che coinvolge l'articolazione trapezio-metacarpale. Una condizione sgradevole, spiegata passo passo da Alberto Lazzerini responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia della mano di Humanitas, in un articolo qui riportato e tratto da Humanitasalute.




Quella del pollice è un tipo peculiare di artrosi. Il pollice viene coinvolto in gran parte dei movimenti che eseguiamo con la mano: «La trapezio-metacarpale è un’articolazione molto mobile e fondamentalmente instabile che, oltretutto, lavora su un piano inclinato. Il pollice è mobile a 360°, pertanto è facile che questa articolazione degeneri prima del resto della mano», spiega il dottor Lazzerini.

Quali sono i suoi fattori di rischio?
Sono l’età e il sesso. La rizoartrosi si manifesta con l’avanzare dell’età, sebbene non sia improbabile che insorga in età precoce nel caso in cui la mano presenti un trapezio molto inclinato. Inoltre l’artrosi del pollice colpisce più le donne che gli uomini. Non sono invece annoverati fattori di rischio modificabili: non è dimostrato che questa condizione patologica si manifesti inevitabilmente in soggetti che abbiano svolto una certa attività lavorativa manuale.

Il dolore, il gonfiore e la riduzione progressiva della mobilità dell’articolazione sono i sintomi tipici dell’artrosi del pollice. In base alla sua severità si definisce il miglior trattamento possibile: «Se l’artrosi è di grado lieve si predilige un intervento conservativo con cure fisiche, tutori e assunzione di farmaci antinfiammatori. Se invece la condizione progredisce o è grave e non risponde a questo tipo di trattamento, allora è bene intervenire chirurgicamente», riferisce lo specialista.

I tutori sono uno strumento molto utile, «da indossare di giorno, dal momento che il dolore si avverte utilizzando l’articolazione, ma anche di notte per tenere il pollice in una posizione naturale, neutra. Poco efficaci, invece, risultano essere i massaggi e le terapie che prevedono l’applicazione di caldo o di freddo».

Cosa fare per evitare che l’artrosi in questa sede possa essere del tutto invalidante?
È importante fare una valutazione attenta delle attività quotidiane ed eliminare, ridurre o modificare quelle abitudini che sovraccaricano l’articolazione. Per questo è utile ricorrere a degli utensili ad hoc che riducano tale sovraccarico sul pollice

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Alberto Lupini


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