Alberto Massucco, in crescita: merito dei clienti privati e degli Champagne sartoriali

Nonostante la chiusura dei locali e lo stop agli eventi, Alberto Massucco Champagne ha registrato una crescita del 50% nel 2020 rispetto al 2019. Tante le novità tra cui un Grand Cru, Blanc de Blancs, millesimato 2018

12 luglio 2021 | 12:00
di Piera Genta

Il parco secolare di Villa Sassi, annoverato tra i cento parchi più belli d’Italia, ai piedi della collina torinese è stato il magico scenario della seconda edizione di Champagne en liberté, un format ideato da Laura Gobbi dal tema l’aria. Evento esclusivo di Alberto Massucco, fondatore dell’omonima azienda importatrice di Champagne, per condividere con clienti e amici i positivi risultati delle vendite del 2020 e i progetti futuri.


Crescita del 50% per Alberto Massucco Champagne

Nonostante la chiusura dei locali e la cancellazione di molti eventi, Alberto Massucco Champagne ha registrato una crescita del 50% nel 2020 rispetto al 2019, un trend che si è confermato anche nella prima parte di quest’anno, «complici i clienti privati» racconta Cinzia Zanellato, responsabile della Alberto Massucco Champagne.


I progetti di Champagne sartoriali

«Inoltre - prosegue Alberto Massucco - sono stati sviluppati tre importanti progetti di champagne sartoriali». Da un’idea di Matteo Baronetto e dei sommelier del ristorante Del Cambio di Torino abbiamo realizzato in collaborazione con Erick De Sousa lo Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Cuvée Privée Del Cambio, 100% Chardonnay nato nelle campagne di Oger e Avize. All’inizio dell’anno invece la Cuvée Privée ö Magazin un rosé creato per celebrare i trent’anni di attività delle sorelle Mussini, proprietarie del piccolo ristorante ö Magazin, che si trova sulla calata Marconi a pochi passi dal mare e la Cuvée Privée da Ugo uno champagne con uve Pinot Noir, Chardonnay e Meunier studiato in tre formati dal birillo al magnum per Ugo Repetto che sulla piazzetta di Portofino gestisce lo storico bar Morena pensato per i suoi cocktail Bellini e Rossini. Entrambe le cuvée sono prodotte da Jean-Philippe Trousset, eclettico vigneron RM, importato da Alberto Massucco Champagne.


Novità 2022: l’etichetta Mon idée de Cramant

Ma le novità non finiscono qui, a partire dalla primavera 2022 sarà disponibile l’etichetta Mon idée de Cramant, una cuvée millesimata con tiratura limitata a solo 500 bottiglie, realizzate in collaborazione con Erick de Sousa. Le uve provengono dalle vigne di Cramant, villaggio Grand Cru della Côte de Blanc, che nell’annata 2018 hanno dato origine ad uno champagne eccezionale.


E nel 2024 un Grand Cru, Blanc de Blancs, millesimato 2018

A fine 2022 invece si potrà degustare la cuvée Mirede 100% Chardonnay, dedicata a chi per anni l’ha accompagnato ed incoraggiato a vivere i propri sogni. Sarà pronta nel 2024 la grande novità, un Grand Cru, Blanc de Blancs, millesimato 2018, che sarà il primogenito degli champagne a marchio Massucco curato da De Sousa.


Unico italiano a possedere una vigna in Champagne a Cuis

La famiglia Massucco possiede una attività in campo metalmeccanico dal 1882, di cui Alberto eredita la conduzione. La passione per lo Champagne lo porta nel 2017 a creare una attività di import, selezionando piccole maison di nicchia. Ad oggi Alberto Massucco è l’unico italiano a possedere una vigna in Champagne a Cuis e soprattutto, ad essere registrato ufficialmente come produttore.


In catalogo gli Champagne di nicchia

Nel catalogo di Alberto Massucco troviamo Jean-Philippe Trousset, piccolo produttore ai piedi della Montagne de Reims, fa parte del vigneron indèpendant con Crème, Absolu, Le Rosé, Millésime, Anna T, Nuit blanche, Les Croisettes; Rochet-Bocart della giovane vigneronne Mathilde Devarenne che fa parte delle Fa’Bulleuses, un associazione di sette giovani produttrici con Blanc de Noirs, Blanc de Blancs, Rosé; Gallois-Bouché, enologo di Bollinger con Cuvée Fût de chêne millesimé; Eric Taillet, l’artista del Meunier con Des Grillons aux clos, Sur le Grand Marais e le Fa’Bulleuses con Isos.


 

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Alberto Lupini


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