All'Anteprima della Vernaccia un confronto con i vini del mondo
In degustazione all'appuntamento con la Vernaccia di S.Giminiano l’annata 2019 e la Riserva 2018 ed alcune annate precedenti. Il “Premio Giulio Gambelli” è stato consegnato all'enologo Ivan Misuri
26 febbraio 2020 | 11:07
di Piera Genta
L'Anteprima della Vernaccia 2020 in sala Dante Montestaffoli
In degustazione l’annata 2019 e la Riserva 2018 ed alcune annate precedenti. Nella vendemmia 2019 sono stati prodotti oltre 39mila ettolitri di Vernaccia di San Gimignano dai 693 ettari dichiarati, e prodotte 4 milioni e 672mila bottiglie. Il giro di affari della denominazione si attesta sui 13,2 milioni di euro, come anche la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all'export, che si è attestata su circa il 52% della produzione: il 30% è venduto al mercato europeo, il 18% a quello americano, il 4,7% è destinato ai mercati asiatici. Del 42% di Vernaccia destinata al mercato italiano circa la metà viene venduta a San Gimignano, direttamente nelle aziende e nei locali del territorio.
Come di consueto palcoscenico della 15ª edizione del ciclo “Il vino bianco e i suoi territori” la sala Dante del Palazzo comunale decorata dalla grandiosa Maestà di Lippo Memmi del 1317. La Vernaccia ha incontrato i nuovi classici del mondo in una degustazione ideata e guidata da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del Bere. Alla base della scelta dei vini da mettere in confronto con la Vernaccia, l’idea di fare una riflessione sul concetto di classico e su quello di vini di territorio, termini complementari, ma non equivalenti.
L'annata 2019 e la Riserva 2018 in degustazione
L’assunto di partenza è che la Vernaccia di San Gimignano sia un classico tra i bianchi italiani. Per realizzare il confronto sul tema sono stati selezionati dal Nuovo mondo vini riconosciuti come classici, dalla forte personalità e riconoscibili del territorio, ricordando la definizione data da John Hoskins: Classico è un vino dallo stile riconoscibile reperibile nei mercati principali.
Prima batteria Vernaccia nell’ordine di degustazione: Ostrea 2017 azienda Mormoraia; Sant’Elena 2016 azienda Teruzzi; Le Mandorle Riserva 2014 Fattoria Poggio Alloro; L’Albereta Riserva 2014 Il Colombaio di Santa Chiara; Riserva 2013 Panizzi; Riserva 2013 La Lastra.
Seconda batteria vini dal mondo nell’ordine di degustazione: Sudafrica con Stellenbosch Chenin blanc 2019 The Society’s; Australia con Polish Hill Vineyard Clare Valley Riesling 2019 di Grosset e Hunter Valley Semillon 2018 The Society’s; Nuova Zelanda con Wild Sauvignon Marlborough 2017; Stati Uniti d’America con Director’s Cut Russian River Chardonnay 2017; Argentina con Adrianna Vineyards White Bones Chardonnay 2016 Mendoza Bodega Catena.
I vini dal mondo
L’Anteprima ha ospitato la premiazione del “Premio Giulio Gambelli”, riconoscimento destinato ai giovani enologi under 40 il cui vino ha saputo meglio interpretare lo spirito e la visione di Giulio Gambelli, istituito da Aset Toscana (Associazione stampa enogastroagroalimentare Toscana) e dal network Igp - I giovani promettenti. Il vincitore dell’8ª edizione è Ivan Misuri, 38 anni, lavora a Montalcino presso Molino della Suga, nel Chianti Classico a Castelnuovo Berardenga presso Fattoria Casalino, e nel Montalbano presso Montemagno.© Riproduzione riservata
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