Birrificio Messina e Heineken insieme Nasce l’etichetta “Cristalli di sale”

Quella del Birrificio Messina è una storia di orgoglio siciliano e di successo imprenditoriale grazie a un gruppo di 15 dipendenti che nel 2013 si costituì in cooperativa per salvarlo

03 aprile 2019 | 15:56
di Mariella Morosi
Oggi, su questa solida e coraggiosa realtà - il marchio è del 1923 - ha deciso di investire una multinazionale del calibro di Heineken, gigante olandese della birra che in Italia ha il 30% della quota di mercato con duemila dipendenti in quattro birrifici per un giro d'affari totale attorno a un miliardo di euro. Non è un rapporto nuovo ma una storia che ritorna perché già nel 1988, la Heineken, allora Birra Dreher spa, aveva rilevato il marchio siciliano, poi abbandonato per varie difficoltà organizzative.



Questa nuova partnership tra il Birrificio Messina e la Heineken prevede una produzione fino a 25mila ettolitri l’anno che comprende la Birra Messina "Cristalli di sale", una nuova versione della storica birra che porta il nome della città siciliana, creata in occasione di questo rilancio nazionale del marchio. Si tratta di una lager di puro malto dal gusto originale a cui è stata aggiunta una piccola quantità di cristalli di sale di Trapani. Ma l'intesa prevede anche la distribuzione delle altre quattro birre attualmente prodotte nel birrificio siciliano attraverso la rete commerciale nazionale del gruppo Heineken che comprende anche i brand Partesa, Dibevit e una rete di distributori indipendenti.

La partnership, insieme al lancio della “Cristalli di sale” è stata illustrata a Roma, da “Caramella” in Vicolo del Cinque,  da Alfredo Pratolongo, direttore commerciale Heineken Italia, da Soren Hagh, presidente del colosso olandese, da Mimmo Sorrenti, tra i 15 artefici del coraggioso salvataggio del marchio siciliano e dalla responsabile per la Comunicazione  Katia Pontalto.

Alfredo Pratolongo, Soren Hagh e Mimmo Sorrenti

«Il consumatore italiano - ha detto Alfredo Pratolongo - cerca sempre più le birre che hanno una storia da raccontare autentica e legata al territorio, facili da bere, se pur con qualche elemento distintivo. In questo contesto non possiamo che essere convinti che Birra Messina e Birra Messina "Cristalli di Sale" hanno delle forti potenzialità e potranno essere apprezzate in tutto il territorio nazionale, sia nella ricetta classica  che nell’altra a cui  il sale,  addizionato per la prima volta in una birra, conferisce finezza, morbidezza e rotondità di gusto».

La travagliata storia della birra Messina, nata quasi un secolo fa a Messina, è stata raccontata da Mimmo Sorrenti, uno degli ex dipendenti che al termine del periodo di cassa integrazione hanno scommesso su se stessi garantendo anche con le proprie case i prestiti delle banche. «È stata una grande vittoria. Lì dove hanno fallito imprenditori - ha detto - abbiamo avuto successo noi. Ma ora non siamo stati comprati da Heineken, resteremo indipendenti. Si tratta di un semplice accordo commerciale che dimostra che investire sul territorio si può, che con un po' di coraggio e lungimiranza si scuote il mercato e si portano soldi a casa: a Messina».



Originariamente battezzata come “Birra Trinacria”, l’azienda fu fondata nel 1923 dalla famiglia Faranda, dopo il terremoto del 1908. Radicata presto nel territorio, diventa la “Birra di Sicilia”. Dreher/Heineken la acquista e nel 1995 investe 2,5 milioni di euro nel pre-esistente stabilimento di Messina, rinunciando al progetto di costruire un nuovo sito produttivo. Con l’evoluzione del mercato birrario e la necessità di localizzare importanti impianti fuori dai centri cittadini, a seguito dei vani tentativi di ottenere le concessioni in spazi alternativi periferici, dal 1999 la produzione viene trasferita a Massafra, in provincia di Taranto, lasciando a Messina il centro di imbottigliamento.

Nel 2007 Dreher/Heineken decide di chiudere gli stabilimenti e l’impianto torna agli storici proprietari, i Faranda, sotto il nome di Triscele Srl. Dopo appena due mesi dall'inizio della produzione, la nuova azienda avvia la mobilitazione dei dipendenti. Quindici tra i 41 rimasti senza lavoro danno così vita alla nuova avventura. Le due birre, la Messina e la Cristalli di sale, con grafica rinnovata che punta sui due colori che ricordano la Sicilia, giallo e blu cobalto, è stata degustata in abbinamento alle tipicità siciliane tra cui arancini e pizze con pecorini tipici.

Per informazioni: www.heineken.com
www.birramessina.it

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