Di Sipio, produttori di vino fra tradizione e innovazione

Una tenuta che si estende su 70 ettari, di cui la metà vitati, a 300 metri di altitudine, tra le vette della Maiella e il mare Adriatico

04 giugno 2019 | 15:43
di Alberto Lupini
Siamo a Ripa Teana, in provincia di Chieti, ed è qui che sorge l’Azienda vinicola Nicola Di Sipio. Una cantina che punta sull’abbinamento tra i vitigni autoctoni e quelli innovativi per il territorio.

Uno scorcio della tenuta della famiglia Di Sipio

«Fin dall’inizio - spiega Giulia Di Sipio, parlando dell’azienda di famiglia - abbiamo sposato l’idea che fare vino fosse la tradizione di una storia, di un territorio, di una cultura con la sperimentazione e l’audacia di chi lo produceva. Come famiglia abbiamo sempre prodotto un po’ di vino, poi ci è voluta un po’ di audacia da parte di mio zio di volersi lanciare in questo progetto per passione e per riqualificare un territorio che a noi è sempre stato caro».

Giulia Di Sipio

Circa 6250 piante per ettaro, con una produzione media di 70 quintali, per un totale di circa 200mila bottiglie: questi i numeri della produzione dell’Azienda che, pur avendo investito molto sulla riqualificazione della struttura, tanto da essere considerata una delle più innovative, ancora oggi si affida alla preziosa raccolta manuale delle uve. Tante le tipologie di vino: Riesling (Renano) Igp Terre di Chieti; Bianco (Pecorino, Trebbiano, Falangina) Igp Colline teatine; Bianco millesimato (Pecorino, Trebbiano e Falangina) Igp Colline eatine; Cerasuolo d’Abruzzo dop (Montepulciano), Montepulciano d’Abruzzo dop e Montepulciano D’Abruzzo dop riserva; Spumante metodo classico (Chardonnay 60% Pinot nero) Di Sipio brut, e Spumante metodo classico (Pinot nero 80% Chardonnay) Di Sipio spumante metodo classico.

«Un grande sogno di mio zio - continua Giulia Di Sipio - era quello di voler produrre delle bollicine metodo classico. Quindi parte delle nostre attività produttive sono state dirette a far sì che questo sogno potesse avverarsi con un livello qualitativo elevato e soddisfacente per il nostro target.  Oggi possiamo stappare questo sogno».

Assenti dai supermercati, più della metà delle bottiglie viene venduta all’estero: «Per scelta abbiamo deciso si orientarci verso un mercato di appassionati - dice ancora Giulia Di Sipio - oltre che si specialisti del settore. Quindi oggi le nostre bottiglie vanno per il 60% all’estero e per il 40% in Italia. Non siamo presenti nella grande distribuzione, ma privilegiamo il canale Horeca e quello privato».

Per informazioni: www.aziendanicoladisipio.com

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