Il futuro del vino è biologico e biodinamico
Al Merano WineFestival il WineHunter ha dato spazio alle etichette prodotte con le due particolari tipologie che l’anno prossimo rappresenteranno il 30% della produzione
13 novembre 2019 | 18:50
di Antonio Stanzione
Degustazioni e incontri hanno attirato l'attenzione dei presenti
Il bello di Merano non è solo ciò che accade nella sede istituzionale e che senza alcun dubbio ti lascia senza fiato, anche il dopo salone è altrettanto entusiasmante; si parte con la cena di Gala di venerdì, con la quale si chiude la giornata inaugurale, per poi proseguire con i tanti eventi e le varie iniziative, sia pubbliche che private, che Merano propone al suo pubblico. Il sabato , al Teatro Puccini, come da consuetudine, la presentazione della guida Vini Buoni d’Italia, edita dal Touring Club; a guidare l’evento sono i due curatori nazionali, Mario Busso e Alessandro Scorsone, che vengono a loro volta accolti dal Deus ex Machina della manifestazione, Helmuth Köcher, colui il quale ha ideato il fantastico format del Merano Wine Festival. Alla fine della cerimonia di premiazione, si apre il fantastico banco d’assaggio di Vini Buoni d’Italia, con in degustazione tutti i 745 vini finalisti e i 24 spumanti, accompagnati dai salumi del salumificio Levoni e da diverse altre specialità gastronomiche come il Parmigiano Reggiano, i prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia e quelli offerti dalla Camera di Commercio di Caserta.
Nel 2020 il 30% della produzione sarà biologica o biodinamica
Di pomeriggio ci si sposta al Kurhaus per l’apertura del grande banco d’assaggio, la sala grande è talmente bella da lasciare tutti sbalorditi, soprattutto se la si osserva dall’alto, da cui trasmette maestosità ed eleganza, incutendo un sentimento di soggezione. Tantissime le aziende presenti divise per le varie aree geografiche italiane, non mancano però vini di pregio provenienti dall’estero, come quelli d’oltralpe e gli austriaci. Lo spazio chiamato The Circle, in Piazza della Rena è un luogo polivalente capace di ospitare Masterclass, Mixology e Food d’eccellenza e, di trasformarsi in un luogo di intrattenimento a tutto tondo.La domenica scorre via sulla falsa riga del sabato, così come il lunedì, si vedono alternarsi momenti di approfondimento, come le masterclass che si sono susseguite presso i vari spazi allestiti, a partire dall’Hotel Terme di Merano, per andare poi a The Circle, senza tralasciare gli spazi Campania Felix, a cura della Regione Campania, B’Nu, opera della Camera di Commercio di Nuoro e, Casa Sannio, organizzata dalla Camera di Commercio di Benevento; non si può non ricordare lo spazio destinato al Consorzio dell’Oltrepò Pavese e quello del Garda Doc, quest’ultimo, in collaborazione con Amaro Ramazzotti, ha presentato un nuovo Cocktail chiamato Gardami; in tanti di questi luoghi si sono susseguiti Chef del calibro di Gennaro Esposito, che domenica sera, presso Campania Felix, ha tenuto un cooking show in onore della colatura di alici di Cetara prossima al riconoscimento della Dop e Gino Sorbillo che ha deliziato i palati di tanti avventori presso Casa Sannio, solo per citare due delle personalità che hanno intrattenuto gli appassionati accorsi a Merano. Il Festival vede la sua giornata di chiusura martedì 12, giorno dedicato esclusivamente allo Champagne.
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Alberto Lupini