Gaudes Valcalepio Bianco Un aristocratico di collina
Il Valcalepio Bianco Gaudes Villa Domizia ha un colore giallo paglierino intenso e un profumo fine e delicato che ricorda la mela Golden e i fiori di glicine; il gusto è fresco, morbido ed equilibrato, di buona sapidità
19 agosto 2018 | 10:53
di Andrea Lupini
Rimane indelebile per i viticoltori bergamaschi il 1976, anno in cui si ottiene il decreto che sancisce ufficialmente la Denominazione di origine controllata Valcalepio nelle due tipologie: rosso e bianco. Per quell’epoca la scelta era decisamente coraggiosa: il rosso univa due vitigni importanti, Merlot e Cabernet, mentre per il bianco veniva codificato l’impiego di Pinot bianco e Pinot grigio. La struttura agricola nella bergamasca era in decisa evoluzione: si passava dalla mezzadria alla conduzione diretta e tante piccole realtà produttive emergevano e si affermavano in un contesto del consumo del vino in rapida evoluzione.
In questo ambito, la fondazione del Consorzio Tutela Valcalepio, che si riprometteva di compiere un’opera di unione delle varie realtà e di formazione dei produttori sia da un punto di vista viticolo che enologico, costituisce sicuramente un evento dirompente, soprattutto per la lungimiranza operativa, tutta protesa a creare lo sviluppo delle piccole imprese.
Il Valcalepio bianco, prodotto dall’unione di uve Chardonnay, Pinot bianco e Pinot grigio nelle proporzioni indicate dal disciplinare, merita una particolare attenzione. Si annovera fra i bianchi Doc con una resa di produzione massima fra i più bassi in Italia (9 tonnellate/ettaro), difatti nessun altro vino bianco fermo Doc per disciplinare di produzione ha una resa di legge così bassa, senza contare poi che la resa uva/vino non può superare il 70%.
Il Valcalepio Bianco Gaudes di Villa Domizia, in particolare, dedica grande attenzione al contenuto di anidride solforosa (solfiti), con valori veramente apprezzabili da chi ha a cuore la propria salute: un risultato tanto più importante se confrontato con i limiti fissati dalla normativa europea.
Per informazioni: www.villadomizia.net
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Alberto Lupini