Gorgona di Tenuta Frescobaldi svela la bellezza dell’isola-carcere
La sua etichetta è speciale ed ogni anno presenta un’edizione straordinaria: chiusa avvolge la bottiglia per ricordare l’inaccessibilità dell’isola, mentre aperta svela la sua bellezza
23 febbraio 2021 | 09:34
di Piera Genta
Simonetta Doni dello Studio Doni& Associati ogni anno partecipa con il suo team alla realizzazione della veste grafica del vino, interpretando le caratteristiche che rendono unici il progetto e la sua isola.
L’etichetta della vendemmia 2019 descrive la biodiversità marina, perché Gorgona si trova in mezzo al Santuario di Pelagos, area marina nata dall’accordo tra Francia, Principato di Monaco e Italia. Il piccolo tratto di mare che attornia l’isola racchiude una sorprendente e varia fauna marina ed è frequentato da quasi tutte le specie del Santuario dei Cetacei: dai piccoli organismi alla specie principe dell’isola, il dentice, dalle acciughe fino ai delfini e al maestoso capodoglio.
La produzione di Gorgona è limitata e biologica: solo 9mila bottiglie di bianco a base di Vermentino e Ansonica prodotto insieme ai detenuti della colonia penale che in cambio chiedono di imparare un mestiere e di passare il loro tempo in modo proficuo.
Gorgona 2019 si distingue per un color giallo paglierino carico e luminoso, con brillanti riflessi dorati. Il suo è un bouquet complesso ed ampio ma mai invadente. Note di frutta a polpa bianca; seguono immediatamente quelle delle erbe aromatiche tipiche dell’isola come il rosmarino e l’elicriso. La presenza del mare, oltre ad esaltare la componente aromatica, conferisce al vino una spiccata mineralità e freschezza. Incredibilmente armonioso risulta l’equilibrio tra acidità e sapidità. Il finale è persistente ma sempre di un’eleganza suadente.
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Alberto Lupini