Hibu e il birraio Michele Anzolin insieme danno vita alla scottish ale “Nessy”

06 marzo 2017 | 11:50
di Giovanni Angelucci
Il birrificio artigianale e agricolo brianzolo Hibu si rifà il look con le ultime nate in famiglia: la scottish ale “Nessy” ideata dalla collaborazione con il mastro birraio del birrificio norvegese Haandbryggeriet, e la california common ale “Horatio Nelson” (una delle 3 autunnali insieme alla barley wine “Tribeca” e alla pils “Zatec”). Raimondo Cetani (Hibu) per il 2017 ha messo in campo le sue 6 “birre fugaci” (tra le 25 birre in cantiere per quest’anno) prodotte a cadenza bimestrale: Nessy, Foxie, Mango li cani, Beerliner, Dama Nera, Rararauch.



Ma la novità più rilevante è proprio la Nessy, la “ragazzaccia rossa” delle Highlands, realizzata con il birraio norvegese Michele Anzolin. Perché proprio lui? Perché lo scorso anno Raimondo è stato colpito dall’incontro fatto all’Arrogante Sour Festival, in Michele ha trovato un valido potenziale, oltre che un ragazzo con cui condividere valori e passioni. Hanno quindi mantenuto il contatto, si sono conosciuti e rivisti, hanno bevuto ed assaggiato insieme, testando l’uno le birre dell’altro, finché il fatidico di giorno in cui condividere una “cotta” è giunto.

Michele Anzolin è arrivato in Italia e a novembre scorso hanno realizzato la tanto attesa Scottish Ale, battezzata con il nome Nessy. Raimondo aveva da tempo in testa una Scottish Ale, Anzolin ha sposato l’idea perché non aveva mai inserito nella famiglia delle sue creature una tipologia del genere, ed ecco celebrato il matrimonio. È bastato ben poco per lavorare ed ottenere ciò che i due avevano in testa, dimostrando anche un ottimo “feeling produttivo” allineato sull’amore per ciò che si fa.


Raimondo Cetani e Michele Anzolin

Niente formalità di presentazione, Nessy è spavalda e va dritta ai richiami di whisky affumicato, 5.8 gradi alcolici, equilibrata e dal colore suadente. Naso intenso che trascina nel vortice del torbato, bocca piena ed avvolgente. Piaccia o meno lo stile, è una birra che prima ancora di essere giudicata valida o meno, è il prodotto di una mente pensante e capace, anzi di due menti questo caso. È una one shot, dunque prodotta una volta l’anno, e per lei sono scelti i primi mesi dell’anno, fino a marzo, in cui può esprimere il proprio calore e dimostrare ciò che vale facendosi apprezzare maggiormente.

Per informazioni: www.birrificiohibu.it

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