Lombardia, 3 milioni dalla Regione per tutelare il paesaggio vitivinicolo

I contributi a fondo perduto sono destinati agli enti pubblici della Valtellina attraverso un bando. Copriranno fino al 50% delle spese per il mantenimento di terrazzamenti e muretti a secco

13 agosto 2020 | 12:18
di Renato Andreolassi
Per salvaguardare e mantenere in buone condizioni i terrazzamenti vitivinicoli della Valtellina, la Regione Lombardia ha messo a disposizione 3 milioni di euro. Contributi che saranno ripartiti a fondo perduto ai vari enti pubblici che operano in provincia di Sondrio e che potranno essere assegnati fino al 50 % della spesa sostenuta, per un importo massimo di 25mila euro.

Terrazzamenti in Valtellina

I terrazzamenti sono un patrimonio vitivinicolo, ambientale e storico originale, unico, riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'Umanità.  I 2.500 chilometri di muretti a secco costruiti - metro dopo metro - a mano, con fatica e sudore dai viticoltori eroici, rappresentano un paesaggio irripetibile.



«L'occasione che ci viene offerta - ha dichiarato il presidente del Consorzio Vini della Valtellina Aldo Rainoldi - in un anno assai difficile è quello di riprogettare il futuro, partendo dal nostro territorio. Il bando che ha recepito tutte le richieste del comparto, prevede sia la ricostruzione dei muretti a secco, sia l'estensione della rete vitata, con il recupero delle aree incolte».

La Regione stanzia i contributi a fondo perduto - i 3 milioni potranno generare investimenti complessivi per 6 milioni di euro - non solo per ripristinare e conservare le secolari opere murarie, ma pure per mettere in sicurezza le strade interpoderali, e adeguare i sistemi di convogliamento delle acque. Insomma uno sforzo non indifferente per sostenere il comparto vitivinicolo che produce rossi a maturazione tardiva Docg, che non temono confronti, ne ricordiamo solo alcuni: Sforzato, Inferno, Sassella, Valgella.

Interessanti le modalità per ottenere i finanziamenti: «Abbiamo applicato il pragmatismo valtellinese - spiega l'assessore regionale alla montagna Massimo Sertori - allo scopo di definire un bando che fosse realmente in grado di garantire un aiuto concreto. Per questo abbiamo introdotto il 50 % della spesa sostenuta e la valorizzazione dei lavori in economia svolti dagli stessi viticoltori». Obiettivo: preservare questo patrimonio, perché oltre alla coltivazione della vita (non dimentichiamo che si è di poco al di sotto dei mille metri di quota) l'intervento ha anche la funzione di mantenere l'ambiente di montagna, spesso dimenticato e abbandonato.

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Alberto Lupini


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