Montevetrano compie 30 anni: il “Sassicaia del Sud Italia”

L'ha definito così il critico americano Robert Parker. L'azienda conta su 5 ettari e fa grandi vini da uve di proprietà e acquisite. Tra questi, l'omonimo del 2017 è un grande esempio di equilibrio e corposità

19 aprile 2021 | 10:30
di Guido Ricciarelli
Silvia Imparato nasce fotografa. È stato un signore americano impeganto a ritrarre a trasmetterle la curiosità per il vino. Poi la scintilla: l’incontro con un consulente del calibro di Riccardo Cotarella e le prime annate di Montevetrano (1991, 1992, 1993) mettono subito in risalto la potenzialità dell’azienda, per la quale il famoso critico americano Robert Parker spende termini come “il Sassicaia del Sud Italia”. Una “patente” che spiana velocemente la strada verso i mercati internazionali. In questo 2021 Montevetrano festeggerà i suoi 30 anni di attività.



Dalla provincia di Salerno (San Cipriano Picentino per la precisione) quella che era partita come una scommessa oggi conta su 5 ettari di vigneto, ormai in grado di dare vita a quasi 40mila bottiglie. Tutte distribuite in sole 3 etichette.

Core Bianco 2019, ottima acidità e lunga persistenza

Iniziamo dalla linea Core, curata dalla figlia Gaia. Il Bianco 2019, da uve Greco e Fiano, deriva da uve acquistate dai territori circostanti più vocati. Dal Greco prende le sfumature giallo paglierino e dal Fiano quelle giallo oro scarico. Un giallo tenue insomma. Naso inteso e avvolgente con profumi di cedro, menta, anice e un leggero tocco affumicato, dati dal Greco. Dal Fiano prende note di lime, mela, limoncella, pepe bianco eucalipto, nocciola e, anche qui, una lieve nota fumè. Assaggio in linea coerente con i sentori olfattivi per uno sviluppo teso, agile, salino, di corpo saldo e ricco, sostenuto da ottima acidità e lunga persistenza. I Tre Bicchieri del Gambero Rosso ci stanno tutti.

Core Rosso 2017, Aglianico dalla grande persistenza

Core Rosso 2017 è un Aglianico in purezza, anch’esso derivante da uve acquistate. Allo sguardo si presenta di un rubino granato, cupo e intenso. Speziato e molto fine al naso, note di pietra focaia, lieve tamarindo, amarena e tabacco biondo. Sapore pieno, salino, composto, agile, elegante e corposo. E persistente, tanto.

Montevetrano 2017, tutto si tiene e nulla prevale

Montevetrano 2017 è composto da un 30% di Aglianico, 50% di Cabernet Sauvignon e 20% di Merlot, tutti di proprietà. Veste di un rubino granato intenso e cupo. Nitido e complesso al naso, di estrema articolazione, note di spezie dolci, mirtilli, cassis e lieve amarena. Estremamente equilibrato in bocca, tannini composti, diffusi, soffici, corpo aristocratico e armonico, teso, dove tutto si tiene e nulla prevale. Grande vino. La degustazione non poteva chiudersi meglio di così.

Per informazioni: www.montevetrano.it

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