Nel futuro di Fattoria della Talosa: vino biologico e un bianco di Montepulciano
L’azienda sta lavorando per gli obiettivi di sostenibilità. Con la piantumazione di nuovi vigneti a bacca bianca uscirà in commercio un bianco strutturato maturato in tonneaux e barrique
28 aprile 2021 | 17:56
di Piera Genta
La scolta con il nuovo centro aziendale
Punto di svolta nel 2004 con la realizzazione del nuovo centro aziendale dove sono concentrate le diverse fasi di vinificazione, imbottigliamento e logistica. A seguire il rinnovamento in vigna con la sostituzione dei vigneti risalenti agli anni Settantascegliendo cloni adatti alla valutazione delle caratteristiche del terreno (zonazione) e con un diverso orientamento dei filari rispetto al passato.Vendemmia esclusivamente fatta a mano
Il cordone speronato è la forma di allevamento principale, utilizzato in gran parte degli ettari vitati, insieme al guyot. Vendemmia esclusivamente fatta a mano, selezione accurata delle uve, scelta di vinificare elevando ogni singola parcella, con maturazioni in tonneaux e barrique e lunghi affinamenti in botte grande.Obiettivo: sostenibilità e biologico
In sinergia con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano l’azienda sta lavorando per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità posti da Equalitas, che promuove la sostenibilità delle filiere agroalimentari e del vino in primis. Nei prossimi anni Talosa sarà impegnata nella produzione di vino biologico, ma già da mesi sono in corso le valutazioni per avviare il processo di conversione della vite.Cantina storica nel centro di Montepulciano
Dal 2010, dopo lavori di restauro e consolidamento, l’apertura al pubblico della cantina storica, nel centro di Montepulciano precisamente nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Sinatticostruiti nei primi decenni del Cinquecento di fronte al duomo di Montepulciano dove avviene l’affinamento. Nel 2015 nasce anche la nuova sala degustazione.Soggiorno tra i vigneti
Per vivere al completo l’esperienza la proposta, anche l’offerta ricettiva proposta di Villa Talosa, una residenza in mezzo ai vignetiche dista solo 2 km dal centro di Montepulciano e da cui si può godere una magnifica vista sulla vallata e sul borgo.Presto un bianco strutturato
Programmi per il futuro: con la piantumazione nel 2010 di nuovi vigneti a bacca bianca, Gewürztraminer e Petit Manseng, uscirà in commercio un bianco strutturato di Montepulciano maturato in tonneaux e barrique. Un Igt destinato ad affiancare il raffinato Pietrose, prodotto con uve Merlot in purezza,e che – tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2022 – diventerà il nuovo Pietrose Bianco.Vini degustati
Vino nobile di Montepulciano Alboreto 2017: dalle zone più fresche, prende il nome da una vigna vicino a coltivazione arboree. 100% Sangiovese con una selezione maniacale. 10 ettari totali. La loro produzione mx è di 55 qli/ha.Per la ricerca dell’equilibrio la maturazione è di 2 anni in tonneaux di 2°, 3° e 4° passaggio, legni piccoli e botte grande e assemblaggio in acciaio inox. Successivo affinamento in bottiglia. Molto pulito con una buona evoluzione di frutto e balsamicità. Rispecchia il carattere del Nobile. Collegamento tra il vino base e la riserva.
Vino nobile di Montepulciano Riserva 2015: nelle parti più argillose. Vino storico dell’azienda, da sempre il cru aziendale. La maturazione è di 3 anni in tonneaux una piccola parte nuovi e di 2° passaggio e botte grande e acciaio inox. Successivo affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. Bevibile, in equilibrio frutta rossa e scura, piacevole acidità, tannino vivace.
Vino nobile Montepulciano Filai lunghi 2016: ad oggi necessita ancora di bottiglia. Da un progetto nato nel 2007. Totale 4 ha. con 20 quintali uva per ettaro. Il terreno è sabbia al 100%. La maturazione è di 2 anni in tonneaux nuovi, dopo il primo anno viene trasferito in botte grande e successivo affinamento in bottiglia. 8mila bottiglie in totale.
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Alberto Lupini