Oltrepò, Torrevilla alla Bellanova: «Argini situazione preoccupante»

Il presidente della cantina cooperativistica, Massimo Barbieri, ha inviato una lettera al ministro all’Agricoltura chiedendo aiuti a un settore messo in difficoltà dal covid

11 novembre 2020 | 10:28
di Stefano Calvi
Dura presa di posizione del presidente della cantina cooperativistica Torrevilla di Torrazza Coste, in Oltrepò Pavese, in merito alle restrizioni del Governo per arginare la pandemia Covid-19. Il presidente Massimo Barbieri, a nome della realtà vitivinicola che conta circa 250 soci, ha preso carta e penna e ha scritto, senza giri di parole, al ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova evidenziando tutta la sua contrarietà al Dpcm che non solo mette in ginocchio la categoria dell’Horeca, ma l’intera filiera. A partire dai produttori di vino.  


Massimo Barbieri

La crisi non colpisce solo bar e ristoranti
“Mi rivolgo a lei – si legge nella lettera al ministro - perché può concretamente agire per arginare una situazione preoccupante, destinata solo che a peggiorare dopo i provvedimenti contenuti nell’ultimo Dpcm firmato dal Governo ed esposto al Paese dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Una serie di misure che colpiscono a primo sguardo soltanto ristoranti e bar, ma che nella realtà penalizzano l’attività di migliaia di aziende, delle loro persone e di tutto l’indotto che generano nei territori in cui operano. Un’attività che è cuore pulsante del sistema Italia: piccole, medie e grandi realtà che contribuiscono in modo importante al nostro Pil”.

Il dovere di salvaguardare la storia del vino
Il presidente Barbieri va oltre evidenziando la portata della cantina che rappresenta: “Associazione come la nostra, Torrevilla in Oltrepò Pavese, che si impegna da 114 anni quotidianamente a tutelare l’attività di 250 produttori e che, lavorando in oltre 700 ettari di terreno in 9 Comuni lombardi, ha un notevole impatto sull’economia di tutto il territorio. Aziende che ora si rivolgono a Lei, Ministra Bellanova, perché è giusto che tramite Lei tutta l’Italia ascolti questo grido d’allarme: la filiera produttiva non và lasciata sola. Abbandonarla significa ignorare quanto una realtà produttiva con i suoi fatturati sia in grado di portare ricchezza anche al territorio in cui opera. I soci di Torrevilla a causa della pandemia hanno ricevuto dividendi inferiori rispetto a quanto preventivato e ciò ha causato loro un grave danno economico considerato che già stavano lavorando al limite dei costi di produzione. Le conseguenze, a cascata, hanno colpito e stanno ancora colpendo tutto il territorio dell’Oltrepò Pavese. E, come noi, migliaia di aziende in Italia si trovano nella medesima situazione. Siamo già sopravvissuti a un primo duro colpo, Ministra: non lasciamo che un altro, più pesante, rischi di essere quello “di grazia”.

Torrevilla, portavoce di altre aziende
Torrevilla si fa avanti per tutte quelle aziende che vedranno le loro bottiglie sacrificate, chiuse nelle cantine di bar e ristoranti o abbandonate sugli scaffali dei supermercati. “Siamo consapevoli – continua il presidente Barbieri nella lettera - vadano adottate importanti misure per far fronte a questa crisi, ma a rimetterci non può essere tutto il sistema vino. Tutte quelle aziende che, durante la prima ondata, si sono fatte carico delle spese – a fronte di un contributo insufficiente – sostenendosi con spalle robuste e voglia di fare. Aziende che non potranno reggere in queste condizioni per tutto un inverno. Aziende che chiuderanno. Aziende che hanno bisogno non di più attenzione, ma dell’attenzione che meritano”. Infine arriva l’accorato appello al Ministro Bellanova.

L'appello al Ministro Bellanova
“Torrevilla è una di queste realtà di cui io sono presidente. È con la voce dei viticoltori che rappresento e con la loro preoccupazione che Le faccio appello, affinché ci sia dato maggiore spazio, lo spazio che meritiamo per il sistema che rappresentiamo, nelle decisioni del Governo. Un Governo che sa quanto vasto sia il contributo di realtà come la nostra al benessere e all’economia dei territori. Un Governo che non può non conoscere la portata delle scelte prese, le loro conseguenze, la chiusura di migliaia di aziende agricole, ad esempio. Un Governo che non deve dimenticare la sofferenza di quelle che restano in piedi” conclude Barbieri.

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Alberto Lupini


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