La Sardegna vinicola di Giovanni Cappato

Ha chiuso lo studio di architettura e si è trasferito in Sardegna, dove produce Vermentino di Gallura. Fa parlare il vino attraverso le annate e così valorizza il territorio. Pochi ettari e due vini di pensiero

16 marzo 2023 | 13:02
di Gabriele Ancona

Giovanni Cappato è un uomo coraggioso. Sa scrollarsi di dosso anche un passato che funzionava per cogliere l’onda lunga delle passioni. Quest’anno cinquantenne, ha fatto l’architetto fino al 2008, quando sulla scia della crisi finanziaria decide di respirare aria di campagna. Quella della sua infanzia, inalata a pieni polmoni nell’azienda agricola dei famiglia nel Monzese.

Da Architettura ad Agraria e poi si parte

Primo passo, la laurea in Agraria conseguita nel 2014 alla Statale di Milano. L’anno seguente è in Sardegna, dove acquista 7 ettari di pascolo a Berchidda (Ss) in Gallura. Ne trasforma 3 e mezzo in vigneto, sulle colline alle pendici del Monte Limbara, tra le ultime coltivabili prima del massiccio, a pochissima distanza dal mare, su suoli di origine granitica, terreni franco-sabbiosi e molto drenanti, a un’altitudine che va dai 320 ai 360 metri. Una posizione alta rispetto alla gran parte della produzione Docg locale e che, grazie alle maggiori escursioni termiche giorno/notte rispetto alle produzioni a quote più basse, contribuisce a conferire particolare freschezza ed eleganza al Vermentino.

Un approccio illuminista all'enologia

«Il mio approccio all’enologia è illuminista – spiega al ristorante Iyo di Milano. L’aspetto emotivo è rappresentato dal mio trasferimento in Sardegna, dove ho scelto un contesto meno urbano fatto di natura e cicli delle stagioni. Il vino viene di conseguenza. Il mio obiettivo è far parlare il vino attraverso le annate e così valorizzare il territorio».

Nibe, Vermentino rifermentato in bottiglia

Al momento la capacità produttiva di Vigne Cappato è di 15 mila bottiglie e due le etichette in portafoglio: Nibe Vermentino Frizzante Igt Colli del Limbara e Ghjlà Vermentino di Gallura Docg Superiore. Nibe, “neve”, è un omaggio all’ evento naturale con cui l’azienda si confronta di regola. Un Vermentino rifermentato in bottiglia non filtrato, con gradazione alcolica 11,5%. Versatile e naturalmente frizzante, manifesta un’accentuata componente fenolica che, ottenuta grazie a rifermentazione con mosto macerato sulle bucce di Ghjlà, gli conferisce personalità e raffinatezza. Con l’annata 2022 (7000 bottiglie) la cucina di Iyo ha proposto Carpaccio di capasanta Bretone e Selezione Gunkan.

Vendemmia in notturna per Ghjlà

Ghjlà significa invece “gelo”, a ricordare, con un nome scacciaguai, la gelata del 2017. È un Vermentino in purezza, la cui vendemmia, realizzata in notturna, con cernita manuale e conservazione in piccole cassette riposte in cella frigo fino alla diraspatrice e pressate entro 8 ore dalla raccolta, è seguita da macerazione in acciaio a freddo per 36 ore, fermentazione in acciaio per 18 giorni a temperatura condizionata e con lieviti selezionati e affinamento in acciaio per 6 mesi e in bottiglia per almeno altri 6 mesi. La sua elaborata acidità lo rende unico nel panorama dei Vermentini di Gallura. Da Iyo è stata servita l’annata 2021 (3500 bottiglie) in abbinamento a Wagyu tartare e Asado glassato nella salsa di soia.

 

Il valore del linguaggio estetico

Con il suo Vermentino, Cappato mira a rendere la cultura del vino e del territorio della Gallura accessibile a tutti grazie a un linguaggio libero dai vincoli della tradizione per via delle sue origini extra territoriali ed extra vinicole. Una volontà che si riflette sia nel logo sia nelle etichette, in cui la componente simbolica prevale su quella espressiva per creare un’immagine elegante ma briosa. Ecco allora che anche elementi visivi quali il tappo a corona giallo, l’etichetta bianca e la bottiglia trasparente di Nibe diventano strumenti comunicativi studiati per donare un’immagine più “fresca” di questa regione, seppur non dissacrante del passato, in grado di rappresentare la Sardegna “meticcia” di Vigne Cappato. Le lettere scomposte sul fondo dell’etichetta evocano i residui che riposano ma che in qualche modo restano sospesi, per dare vita a un vino leggero e giovane, dal perlage in costante evoluzione. Un vino giallo paglierino se decantato, opaco se mescolato.

Vigne Cappato
località Campos San Michele – 07022 Berchidda (Ss)
Tel 333 4137815

© Riproduzione riservata


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