Vendemmia, le stime della Doc Sicilia Qualità ottima, quantità media in calo

La maturazione delle uve procede in modo ottimale, ma le condizioni atmosferiche di giugno e luglio porteranno ad una riduzione del quantitativo di uva raccolta che sarà ben al di sotto della media degli ultimi anni

07 agosto 2018 | 18:34
Sono queste le prime indicazioni sulla vendemmia appena iniziata da parte dei produttori dei vini Doc Sicilia.



«L’andamento climatico degli ultimi mesi - dice Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia - lascia presagire un'ottima qualità delle uve. Il Pinot grigio appena raccolto ha avviato una vendemmia che però fa prevedere quantitativi al di sotto della media degli ultimi anni, anche se probabilmente superiore alla vendemmia del 2017. Se analizziamo la campagna di raccolta nel suo complesso, ci aspettiamo una riduzione dei quantitativi soprattutto a causa delle piogge estive che hanno interessato una vasta area viticola del Trapanese».

«Per quanto siamo ancora all'inizio della stagione vendemmiale - aggiunge Paolo Di Maria delle Cantine Ermes di Santa Ninfa (Tp), nella Valle del Belice - i primi raccolti ci soddisfano molto dal punto di vista qualitativo, mentre indubbiamente non possiamo non considerare i diradamenti naturali dei vigneti delle nostre zone registrati nei mesi scorsi. Dal nostro osservatorio agronomico possiamo prevedere un calo di produzione di uve non trascurabile (stimiamo il 30% circa di una annata normale), ma l’obiettivo di riuscire a dare redditività ai viticoltori puntando sulla qualità dei vini è raggiungibile. Siamo impegnati da anni a rendere sostenibile il lavoro e i sacrifici fatti dai nostri soci conferitori per una produzione di qualità».

«Quest'anno - commenta Filippo Paladino, vicepresidente delle Cantine Colomba Bianca, azienda che raccoglie uve in diverse zone della provincia di Trapani - abbiamo avuto finora un clima mite e piogge relativamente abbondanti rispetto alla media delle precedenti stagioni: ecco perché possiamo prevedere che il bilancio della vendemmia sarà positivo. Le condizioni climatiche hanno però esposto le piante ad attacchi di Peronospera. Il Nero d'Avola, che è molto suscettibile a questa malattia fungina, potrebbe registrare un calo di quantità del 40% rispetto alla media, mentre il Grillo, il Catarratto e il Grecanico sono nell'ordine di quantità dell'anno scorso».



«Nella zona del siracusano - racconta Nino Di Marco, della Cantina Terre di Noto - e in parte del ragusano dove la nostra azienda ha i vigneti ci aspettiamo una vendemmia abbondante. Prevediamo di registrare un miglioramento dal punto di vista della produzione che possiamo fissare in un più 5%, e la conferma di uno standard qualitativo perfetto come già registrato nella passata campagna di raccolta. Non abbiamo subito attacchi di malattie alle viti e l'ondata di caldo che si è abbattuta la settimana scorsa sulla Sicilia non prevediamo possa portare a conseguenze negative per i vigneti. Certo, sappiamo che il fattore climatico è indecifrabile, ma al momento non ci sono segnali allarmanti».

«Nel nisseno, dove la nostra azienda cooperativa ha i suoi viticoltori - conclude Salvatore Vitale della Cantina La Vite di Riesi - la vendemmia dovrebbe far registrare un aumento delle quantità rispetto allo scorso anno. Non abbiamo avuto malattie che colpiscono le viti e le temperature sono state buone, senza i picchi di caldo dello scorso anno. Così, se nella passata vendemmia abbiamo raccolto 190 mila quintali di uve in seguito alla riduzione provocata dalle condizioni atmosferiche avverse, quest'anno possiamo prevedere un raccolto sopra i 210 mila quintali. In questa settimana iniziamo a raccogliere Sangiovese e Chardonnay, a settembre toccherà al Nero d'Avola. E anche per questo vitigno tutto procede nel migliore dei modi».

Per informazioni: www.siciliadoc.wine

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Alberto Lupini


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