Villa Franciacorta, una lettera in ricordo di Alessandro Bianchi

Muore a marzo 2020 per Covid il titolare dell'azienda franciacortina, ricordato però dalle parole di speranza della figlia Roberta, che ha trovato nella natura la palestra della vita

È una toccante e sincera testimonianza in un anno imprevedibile e tragico, ma è pure un gesto d'amore verso il padre Alessandro Bianchi, visionario fondatore di Villa Franciacorta, deceduto causa Covid-19. Roberta Bianchi, pure lei colpita (ma guarita) dal virus, ha scritto un augurio di fine anno che è (soprattutto) un atto di coraggio verso il futuro. A firmarlo, anche il marito Paolo Pizziol, affinché questo Natale porti la volontà di rimettersi in gioco, la voglia di sognare, la forza di credere per raggiungere grandi traguardi. Roberta ricorda anzitutto papà Alessandro.


"Da lui, dal suo esempio - scrive - dal suo agire con correttezza, mettendo sempre al primo posto l'uomo e i valori che lo nobilitano, ho appreso quanto "la terra sia bassa", come era solito dire, quanto costi sacrifici coltivarla e rispettarla. Una via condivisa con lui, sempre a contatto con la natura, che ti insegna a essere umile e a non dare nulla per scontato e dovuto; sì, perché in campagna tutto può cambiare da un momento all'altro e i sacrifici di un intero anno possono essere vanificati in un solo istante". Insomma, la natura è una palestra di vita e il suo divenire forgia il carattere: "Ti ridimensiona come donna e uomo e ti insegna che non ti puoi prendere gioco di lei né puoi reinventarla o manipolarla". Va rispettata!

Roberta e Paolo ricordano poi i nefasti tempi del Covid-19. "Nessuno di noi poteva dirsi pronto ad una simile emergenza, non solo, molti di noi avrebbero giurato di sentirsi al sicuro grazie al progresso, alla ricerca, alla medicina, alla tecnologia, insomma, capaci di monitorare e gestire qualsiasi evento imprevisto e pericoloso".

Siamo stati ridimensionati. "La natura continua imperterrita il suo corso e noi con lei, resilienti, impariamo a rialzarci e a camminare, mentre i vini, grazie a Dio, portano avanti il loro lento divenire, il sogno di diventare grandi e unici. Oggi - concludono i titolari di Villa Franciacorta - abbiamo imparato quanto siano importanti la famiglia e le relazioni ancor più in questo Natale che ci vede lontani dagli affetti piu cari".

E sicuramente non mancherà un brindisi speciale alla Rinascita, ricordando il visionario Alessandro.

Per informazioni: www.villafranciacorta.it