Vino, e se si producesse alcool? Nelle cantine 54 milioni di ettolitri

La quantità è elevata, ma leggermente inferiore all’anno scorso. Si potrebbe pensare di distillarne una parte per ricavare alcol da utilizzare per i prodotti disinfettanti

07 aprile 2020 | 16:58
Nonostante una parte del mercato sia ferma o proceda a singhiozzo per via dell’emergenza mondiale da Covid 19, la quantità di vino stoccata attualmente negli stabilimenti enologici italiani è inferiore a quella dell’anno scorso. Al momento la disponibilità delle cantine italiane è di oltre 54 milioni di ettolitri di vino, cui si aggiungono altri 5,9 milioni di ettolitri di mosti.

Nelle cantine italiane sono stoccati 54 milioni di ettolitri di vino

I numeri, aggiornati al 31 marzo, sono stati diffusi dal Ministero delle Politiche agricole e sono contenuti nei Report Cantine Italia e Frantoi Italia, le banche dati su Vino e olio, redatte ogni quindici giorni dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Mipaaf. Report che consentono agli operatori la massima conoscenza delle giacenze, quindi la possibilità di prevenire fenomeni speculativi, considerato soprattutto il particolare momento di emergenza.

Per quanto riguarda il settore vino e mosti, registrano – come dicevamo – una quantità di prodotti in giacenza leggermente inferiore rispetto alla stessa data dello scorso anno. Nel dettaglio, oltre il 57% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. In Veneto è presente quasi il doppio del vino di Puglia e Sicilia messe assieme. I vini da tavola costituiscono circa il 20% del totale (11,2 milioni di elettroliti). Nonostante il gran numero di Do presenti (526), 10 denominazioni costituiscono il 40,8% del totale dei vini a Do presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle Do (57,0%).

Una quantità elevata che, vista l’emergenza in atto, potrebbe in parte essere destinata alla distillazione per ottenere l’alcol che manca in questo periodo per i prodotti disinfettanti (come peraltro già proposto anche da Alleanze cooperative agroalimentari e AssoDistil). Un’eventualità che potrebbe essere presa in considerazione dagli operatori del vino e dallo stesso Ministero.

Per quanto riguarda invece il report Frantoio Italia, la giacenza di olio extra vergine di oliva nazionale è superiore rispetto a un anno fa: al 31 marzo lo stock di olio in Italia ammonta a 371.251 tonnellate, di cui il 68,7% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva: il 64,1% Italiano, il 30,7% di origine Ue e il rimanente marginale Extra Ue e oli blend. Oltre la metà (58%) è conservata nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (39,8% e 10,3%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 18,7% delle giacenze nella provincia di Bari e il 10,0% in quella di Barletta-Andria-Trani.

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Alberto Lupini


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