Il whisky piace alle donne E ora impazza anche nei cocktail

Di nicchia, sì, ma aperto a un pubblico sempre più ampio e variegato. È il settore del whisky, che il 2 e 3 marzo vivrà due giornate da protagonista al Roma Whisky Festival, giunto quest’anno alla sua ottava edizione

13 febbraio 2019 | 14:54
«Si viene innanzitutto perché è un evento piacevole. Chi ama il whisky e vuole continuare a stare in questo mondo, tende a verificare le uscite che ogni distilleria e ogni importatore propongono per l’anno in corso». A parlare è Pino Perrone, whisky consultant del Festival, insieme ad Andrea Franco e alla scozzese Rachel Rennie.

«Ogni anno - spiega - vengono aperte all’incirca 1.200 bottiglie di whisky. Nessuno potrà mai provarle tutte, ma è indubbio che la manifestazione offra una grande opportunità per avvicinarsi a questo settore». Quest’anno, com’è ormai tradizione, ci sarà l’imbottigliamento in fiera di una botte intera di whisky, comprata ad hoc per l’occasione: «Abbiamo iniziato nel 2013 con delle parcellizzazioni – dice ancora Perrone - che tecnicamente consistono nell’acquisto di una parte di una botte. Ora che invece siamo cresciuti, abbiamo una struttura e possiamo fare corsi e masterclass, siamo arrivati ad acquistare una botte intera».



Confermato lo spazio dedicato a cognac e armagnac, va consolidandosi anche il ruolo del whisky nella mixology, come ingrediente sempre più importante per la preparazione di cocktail: «Un tempo si pensava che la tannicità del whisky e il fatto che fosse invecchiato in legno, potesse essere un ostacolo per il suo utilizzo nella composizione dei cocktail - prosegue Perrone - Si è visto invece che non era così e che si poteva utilizzare con ottimi risultati. La rigidità del passato non c’è più, ora si usano soprattutto i torbati e sono state fatte delle ricerche anche sul molecolare. Sempre più cocktail bar prevedono whisky come ingrediente. Noi ci siamo accorti subito che il mercato andava in questa direzione e come festival siamo stati i primi a crederci e ad aiutare affinché si potessero conoscere queste realtà».

Oggi sempre più persone si avvicinano al whisky; una tendenza che si percepisce anche dalle presenze al Festival: «Si cominciano a vedere - conclude Perrone - le famiglie con i passeggini, molte ragazze e molte donne. Si sta uscendo finalmente da quel concetto un po’ vetusto, di bevanda da uomini e basta, da meditazione e si sta aprendo anche a nuove fruizioni. Il mercato è in pieno movimento e la possibilità che offre un festival è di assaggiare le disponibilità in commercio, oltre che di vivere in un ambiente curato, magari non formale, molto friendly, però elegante».

Per informazioni: www.romawhiskyfestival.it

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Alberto Lupini


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