Anche agli antichi assiri piaceva il vino buono, lo dimostra un torchio di 2.700 ani fa

La scoperta archeologica porta la firma dell'Università di Udine e racconta l'importanza del vino per l'impero mesopotamico. L'esperto Daniele Morandi Bonacossi: «Strumento utilizzato per soddisfare le élite»

15 novembre 2021 | 10:30
di Vincenzo D’Antonio

Un antico torchio assiro per fare vino è stato scoperto di recente nel nord dell'Iraq. Gli archeologi hanno scoperto quello che ritengono sia il più antico torchio della Mesopotamia settentrionale. Secondo gli esperti, il torchio risale a più di 2.700 anni fa, e si suppone provenga da un'epoca in cui c'era un aumento della domanda di vino tra le élite imperiali al potere in Assiria. Il sito in cui è stato ritrovato il torchio è stato scoperto da un gruppo di archeologi italiani dell'Università di Udine in collaborazione con le autorità locali per le antichità.

 

Anche nel nord della Mesopotamia si produceva vino

L'Assiria fu uno dei primi imperi del mondo, si trovava nella parte settentrionale della Mesopotamia, coincidente all’incirca attualmente con l'Iraq e parti dell'Iran, del Kuwait, della Siria e della Turchia. Daniele Morandi Bonacossi, professore di archeologia del Vicino Oriente e direttore del Progetto archeologico della Terra di Ninive nella regione del Kurdistan iracheno, ha dichiarato: «Si tratta di un ritrovamento archeologico piuttosto unico, perché è la prima volta nella Mesopotamia settentrionale che gli archeologi riescono ad identificare una zona di produzione del vino».

 

Il torchio di Khanis, uno strumento per soddisfare la domanda delle élite

Il torchio è stato rinvenuto nel sito archeologico di Khanis, vicino alla provincia settentrionale irachena di Dohuk e, secondo Bonacossi, il suo valore risiede nel suo contesto storico. Mediante la scrittura assira, usata in varie pratiche cerimoniali tra i ricchi, si è potuto dedurre che vi era una forte domanda di vino tra le classi superiori della società. «Nel tardo periodo assiro, tra l'8° e il 7° secolo a.C., ci fu un considerevole aumento della domanda di vino e della produzione di vino. La corte imperiale assira chiedeva sempre più vino», ha detto Bonacossi.

 

14 le installazioni scoperte utilizzate per la produzioni di vino

La scoperta completa mostra 14 installazioni scavate nella roccia di montagna, tra cui vasche di forma quadrata utilizzate per pigiare l'uva e vasche circolari inferiori dove si raccoglieva il succo. Dopo la fermentazione, il vino veniva raccolto in anfore prima di essere venduto. Per preservare la scoperta, le squadre archeologiche hanno iniziato a lavorare per aggiungere l'antica struttura alla lista del patrimonio mondiale dell'Unesco.

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