Baladin Garden, Teo Musso show «Siamo l'anti centro commerciale»
23 giugno 2017 | 10:27
di Andrea Radic
Teo Musso
Musso twitta la sua contentezza e definisce la festa al Baladin Garden il suo "sogno" ma non rischia di sembrare Briatore, perchè a Piozzo, provincia di Cuneo, ci è rimasto e sta creando una florida azienda che è diventata orgoglio comunale. Persino il parroco è venuto pochi giorni fa a dir messa e benedire la pista da ballo che Musso ha acquistato in onore dei Casadei che sono venuti in Piemonte a suonare "Romagna Mia" e far ballare i le "madamine".
Qui è così, una via di mezzo tra Woodstock e il Festival dell'Unità, ma lo spirito e i valori di questo gruppo di "matti", così si autodefinisce Il fondatore, è genuino. E la gente lo ama, sono in seimila a fare quaranta minuti di coda agli stand per addentare una costina o bere una delle diverse birre Baladin, spillate con maestria. In attesa al forno del pane dove cuoce a legna la "schiacciata", bicchiere di Baladin in mano ci sono coppie, giovani, anziani e famiglie in festa.
A nobilitare la fattoria anche l'esposizione dei lavori e progetti degli universitari del Politecnico di Torino del corso in Design e Comunicazione visiva del professor Andrea Vecera. Un workshop triennale dedicato ovviamente al mondo Baladin su tre temi: "Come stappare una birra", "Birra e aperitivo" e "Open Garden" il tema di quest'anno. Fabio Cimbra e Selena Andreetta, due laureandi, mostrano il loro lavoro al pubblico. C'è anche tanta musica nel Garden di Baladin, dal gruppo che suona strumenti realizzati solo con la zucca tipica di Piozzo, al palco per i concerti. È già pronto il programma che dal 12 al 16 luglio animerà il compleanno del birrificio.
«L'idea di base è dar vita a questa cascina in modo agricolo - racconta Teo Musso anch'egli figlio di agricoltori - e offrire alle persone un luogo per rapportarsi con la terra, i prodotti fatti con passione sono alla base di ciò che beviamo. Questo ci ha mosso in questi anni e andiamo avanti come dei matti pensando che sia tutto facile. Quest'anno toccheremo l'88 per cento delle materie prime prodotte nei nostri campi, l'anno prossimo contiamo di raggiungere la piena autarchia. È stata una fatica inimmaginabile ma mi sento di dire che abbiamo fatto un gran lavoro. A partire dalle maestranze, i gruppi di falegnami, di fabbri che curano la realizzazione di tutti i nostri punti. A breve apriremo nell'Aeroporto di Torino e a Fico, oltre a rifare il locale di Roma. Sono sempre le stesse persone che li realizzano».
Non poteva mancare il circo nel sogno felliniano di Musso, e i circensi del circo Zoe faranno felici grandi e piccini, come quando negli anni cinquanta arrivava il furgone del cinema nelle aie contadine. «Qui si vivono momenti di serenità diversi da tenere gli occhi su uno schermo e picchiarci con le dita» chiosa Teo spillando una Baladin.
Per informazioni: www.baladin.it
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