Carlsberg Italia in prima linea per la difesa del clima

«Le aziende forti hanno bisogno di forti territori e i forti territori di forti aziende». Le parole di Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia, sono pietre miliari, tracciano un percorso

17 aprile 2019 | 18:51
di Gabriele Ancona
Il tema è la sostenibilità, non quella di moda troppo spesso solo sbandierata, ma quella che, soprattutto per le imprese, richiede tempi lunghi e investimenti rilevanti. Questo scenario è stato analizzato al Palazzo comunale di Varese nel corso del convegno “Carlsberg Italia: un’industria resiliente al cambiamento climatico” in cui la filiale italiana del gruppo danese ha presentato il suo piano di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito del progetto europeo Life Iris, cofinanziato dalla Commissione europea.



«Abbiamo scelto di aderire a Life Iris - ha sottolineato Alberto Frausin - poiché riteniamo che le aziende abbiano l’obbligo di impegnarsi per contribuire a contrastare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, che hanno un impatto sempre maggiore sulle nostre attività. Negli ultimi quattro anni abbiamo dedicato molte energie a questo progetto, effettuando prima un’analisi di climate risk assessment e implementando poi alcune azioni di risposta per la salvaguardia dell’azienda e di tutto il territorio che ospita il nostro birrificio da più di 140 anni. La nostra idea di sviluppo sostenibile prevede azioni concrete di medio-lungo periodo. Un’assunzione di responsabilità concreta, a cui nessuna azienda può più sottrarsi».

Davide Galimberti, sindaco di Varese, Alberto Frausin e Marco Cavallin, sindaco di Induno Olona

«A questo proposito - ha puntualizzato Marco Frey, docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa - la percezione della business community a livello internazionale è che bisogna guardare avanti, adottando una lunga prospettiva. Il clima che cambia ha conseguenze di diversa natura, per cui sono necessarie azioni di mitigazione e di adattamento».

Carslberg Italia è l’unica azienda del settore agroalimentare ad aver aderito al progetto quadriennale Life Iris, nato con l’obiettivo di sviluppare la consapevolezza delle conseguenze dei cambiamenti climatici sul settore dell’industria. I principali fattori di rischio individuati per il territorio e per l’azienda sono stati le ondate di calore e di freddo, la siccità e le precipitazioni estreme. In linea con l’analisi effettuata, sono state quindi adottate cinque azioni resilienti per rispondere a queste potenziali criticità e contribuire a preservare territorio, attività e lavoratori.



In primis l’installazione dell’impianto di pastorizzazione flash (investimento da un milione di euro) che contribuisce alla riduzione dell’umidità e della temperatura nel luogo di lavoro oltre a produrre un minor impatto ambientale calcolato in un 10-15% di risparmio energetico, in riduzioni del 10% nelle emissioni di CO2 e del 10% nel fabbisogno idrico di processo.

Il programma “Open air job” vuole invece offrire ai dipendenti la possibilità di svolgere alcune attività all’interno del parco del birrificio, oggi area wi-fi.  

È stato quindi effettuato uno studio idrogeologico sui possibili impatti dei cambiamenti climatici sul bacino idrico della Valganna con l’obiettivo di raccogliere dati per definire le curve di esaurimento delle sorgenti. Attraverso la definizione di alcuni interventi, quali la rimozione delle tubazioni dismesse all’interno del tratto coperto del fiume Olona, il posizionamento di un’asta idrometrica e l’installazione di una briglia per il trattenimento dei detriti, l’azienda si è messa nelle condizioni di poter reagire al meglio a eventuali futuri episodi di precipitazioni estreme.

Sono stati inoltre realizzati alcuni interventi mirati alla salvaguardia delle piante nel parco interno al birrificio ed effettuata un’opera di sensibilizzazione dei fornitori di Carlsberg Italia sulle criticità del rapporto tra azienda e territorio: l’attività riguarda in particolare il miglioramento della conoscenza del territorio aziendale, della sua struttura, della dislocazione degli impianti, delle figure tecniche di fabbrica con le quali cooperare e intervenire (squadre di manutenzione, responsabili tecnici), delle aree sensibili e dei punti critici quali l’alveo del fiume tombinato, la diga a monte dello stabilimento, le cantine di fermentazione, i punti di accesso al fiume.

Azioni di sostenibilità e di attenzione al territorio che rientrano nella strategia Together TowardsZero, grazie a cui il Gruppo Carlsberg sta contribuendo al raggiungimento di alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite. In particolare, entro il 2022, è prevista la riduzione del 50% delle emissioni di Co2 (0% nel 2030) e del 25% del consumo d’acqua nei birrifici (-50% nel 2030).

Per informazioni: carlsbergitalia.it



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