De Buris Amarone Classico Riserva Tommasi presenta la prima annata
«Ogni Amarone ha la sua identità, il suo stile». Pier Giorgio Tommasi è pragmatico. D’altronde è uno dei rappresentanti di una famiglia che è un gruppo enologico, con sei cantine in cinque regioni
14 maggio 2019 | 11:25
di Gabriele Ancona
«Un vino elegante, persistente, armonico, austero e potente, prodotto in 7.490 bottiglie», ha sottolineato Tommasi. Un vino pregiato, a base di Corvina (62%), Corvinone (25%), Oseleta (8%) e Rondinella (5%). Nasce nel vigneto La Groletta, cru simbolo della Valpolicella Classica: 1,9 ettari dedicati a De Buris e collocati nella posizione più alta. Un terreno argilloso e calcareo di medio impasto esposto a sud ovest, orientamento a favore del clima mite del Garda. La fermentazione malolattica è stata effettuata due volte per i primi due anni di invecchiamento in botti di rovere di Slavonia. L’affinamento è proseguito per 5 anni nelle grandi botti di rovere dell’antica cantina di Villa De Buris, dove ha proseguito il riposo in bottiglia fino a oggi.
Un vino che si accompagna a piatti di struttura. Al Don Lisander è stato abbinato a Riso Carnaroli invecchiato con rognone e clorofilla di prezzemolo.
Per informazioni: www.deburis.it
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi |
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini