Valeria Piccini, abbinamenti “invernali” con i vini Le Potazzine e Gianfranco Fino

15 agosto 2017 | 10:23
di Guido Ricciarelli
Le settimane a cavallo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto sono destinate davvero ad imprimersi nella memoria collettiva per la vampa di calore che ha avvolto lo stivale tutto, rendendo più oziosa del solito la contrapposizione salottiera fra temperature reali e percepite. Aggrapparsi al ricordo di una meravigliosa cena invernale vogliamo illuderci sia di buon auspicio per una coda estiva sperabilmente lunga ma meno asciutta, più fresca e, in breve, più a misura di piatto (e di bicchiere).



Parliamo di un “ménage à trois” andato in scena all’Hotel St Regis di Firenze con Valeria Piccini, membro Euro-Toques e personalmente ai fuochi del Winter Garden by Caino (il ristorante stellato della struttura affidato alla sua supervisione con Michele Griglio in veste di executive chef). Ad esaltarne il menu degustazione ideato per l’occasione i vini di Tenuta Le Potazzine e Gianfranco Fino per un’inedita triangolazione all’insegna delle tre M (Maremma/Montalcino/Manduria).

L’attacco con Rosso di Montalcino 2015 e Jo 2014, tanto diversi (un sangiovese ed un negroamaro) quanto plastici nell’abbinamento con il Carpaccio di vitello e tartare di manzo, ravioli di rape rosse e caprino, maionese di pistacchio, seguito da una Crema di zucca su blu di bufala, i suoi semi croccanti e pane integrale, ha caricato di aspettative la successiva presentazione dei rispettivi vini-bandiera. Ci riferiamo al Brunello di Montalcino 2012 ed al Salento Primitivo Es 2015.


Valeria Piccini al St. Regis (foto: Tuscany People)

Da una parte il racconto tutto al femminile di Gigliola Giannetti e delle figlie Viola e Sofia, dalla’altra la narrazione di Gianfranco e Simona Fino. Due fuoriclasse nel bicchiere che puntano, in un caso, su una grazia ed una leggiadria rare per l’annata e, nell’altro, su una maestosità ed un’energia inarrivabili per la tipologia. A tener loro testa gli splendidi Tortelli di coda di manzo su crema di topinambur e tartufo marzolino. Sorvoliamo per questioni di spazio su cavalli di razza come Brunello 2010 ed Es Riserva 2013 (serviti con il Petto e coscia di piccione, nocciole, uva e foie gras), sul fuoriprogramma di un magistrale Brunello 2001 in formato magnum e sulla sublime conclusione affidata ad Es + Sole 2012 con Cioccolato, liquirizia e frutti esotici. A quando il match di ritorno in Terra di Puglia?

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