Università della Birra inaugura la sede a Milano Lambrate
«La birra è un settore con un impatto importante per tutto il Paese. In Lombardia rappresenta un valore condiviso generato di 2.269 milioni di euro, il 25,5% del totale nazionale. 25 mila i dipendenti lungo la filiera»
09 maggio 2019 | 18:30
di Gabriele Ancona
La sede si trova a Milano, quartiere Lambrate: oltre mille metri quadrati, aule attrezzate e spazi per favorire non solo la didattica e lo studio, ma anche la condivisione di idee, esperienze e conoscenze. Un luogo progettato per essere funzionale alla missione di divulgare know how e competenze di alto livello per gli operatori del settore e stimolare concrete opportunità di business per gli universi Horeca, canale moderno e per l’intera filiera.
Al taglio del nastro, a sottolineare il legame tra comparto e territorio, anche Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano e Federico Visconti, Rettore Liuc-Università Cattaneo, partner formativo di Università della Birra.
«Negli ultimi cinque anni – ha ricordato Søren Hagh - l’Italia è stato il Paese che ha registrato la crescita più significativa in Europa in ambito birrario. Venendo da una tradizione non brassicola, ha sviluppato un modello autonomo e distintivo, dove l’impronta culturale enogastronomica e la vocazione alla convivialità, che si concretizza, tra l’altro, negli oltre 300.000 punti di consumo su tutto il territorio nazionale, hanno portato a un consumo della birra soprattutto a tavola, in abbinamento al cibo, che ha generato curiosità verso stili e referenze differenti rispetto a quelli abituali. Il segmento è complesso, competitivo ed esigente, con ampi margini di ulteriore crescita. In questo contesto, il ruolo di Heineken Italia è quello di guidare la categoria e di sviluppare il business attraverso investimenti, ricerca, innovazione e formazione per gli operatori, componente imprescindibile per lo sviluppo. Il progetto di Università della Birra è 100% made in Italy, ma potenzialmente esportabile anche all’estero».
La didattica dell’ateneo milanese si articola in tre pilastri formativi. Cultura birraria: per conoscere tutti i segreti e le tecniche produttive di un prodotto dalla storia millenaria e in continua evoluzione. Competenze commerciali (Sales capability): per acquisire dimestichezza con un sistema di vendita professionale in trasformazione, in un mercato che oggi richiede competenze diverse dal passato. Gestione aziendale: per migliorare le competenze manageriali degli imprenditori del settore attraverso un programma di alta formazione sviluppato con rigore accademico in collaborazione con la Liuc Business School della Liuc-Università Cattaneo di Castellanza (Va).
Il corpo docente è composto da personale Heineken abitualmente preposto alla formazione aziendale, affiancato da professionisti specialisti delle singole tematiche da affrontare. I percorsi di studio alternano lezioni teoriche in aula a sessioni pratiche in laboratori attrezzati. L’impianto didattico è stato sviluppato per essere funzionale alle esigenze degli operatori, flessibile e innovativo.
I numeri dell’Università della Birra
• 1.000 mq dotati di tutte le più avanzate tecnologie (app, realtà virtuale…) per favorire l’apprendimento
• 1 offerta formativa declinata su 3 aree di interesse
• 2 aule attrezzate (20 posti cadauna)
• 1 sala con postazioni per degustazioni/analisi sensoriali
• 1 area tecnica con impianti tecnici (spine) per comprendere funzionamento e manutenzione
• 1 sala dedicata alle materie prime
• 1 area spillatura dove apprendere le regole del servizio perfetto
• biblioteca tematica, sala workshop, area destinata al co-working.
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Alberto Lupini