Dal Cnr un test sul latte per smascherare le false Dop

Una scoperta del Cnr potrebbe rappresentare un duro colpo per i falsificatori di mozzarella di bufala campana doc. Il Centro ha realizzato un test per scoprire la provenienza del latte all’interno dei prodotti caseari . Lo studio è stato pubblicato su Food Chemistry e consentirà di operare prove veloci ed economiche, a tutela del marchio made in Italy Dop

18 maggio 2019 | 09:14
Si tratta di una scoperta importante per i nostri marchi d’eccellenza, che spesso finiscono nel mirino dei contraffattori, purtroppo anche italiani, come testimoniano le tante indagini e i tanti sequestri effettuati dai carabinieri anche nelle ultime settimane.



Il test è stato messo a punto dai ricercatori dell'Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo del Cnr e funziona così: si preleva una parte del prodotto e se ne analizzano le proteine e le caseine: In questo modo è possibile riconoscere dei marcatori molecolari in grado di indicare l’eventuale presenza di latte e/o di cagliata di bufala di provenienza straniera, miscelati con latte prodotto in Italia.

Ciò permetterà così di realizzare test di routine per individuare eventuali adulterazioni di latte e formaggi da bufala campana con materie prime provenienti al di fuori dell'area di produzione. «Il latte delle nostre bufale ha caratteristiche genetiche che lo differenziano da quello proveniente da altri Paesi - ha detto Simonetta Caira, ricercatrice Cnr-Ispaam e coordinatrice dello studio - grazie a questo studio si potrà finalmente smettere di dubitare circa la provenienza della tanto apprezzata mozzarella di bufala Campana Dop».

Le analisi potranno essere eseguite sia sul latte o sulla cagliata in arrivo al caseificio, sia sul prodotto finale presente sui banchi del supermercato. In tal modo si potrà garantire la qualità e la genuinità delle merci lungo tutta la filiera di produzione. Con questa scoperta il livello dei controlli sui prodotti alimentari è destinato ad alzarsi, allo scopo di rendere più trasparente la filiera alimentare e garantire la tracciabilità, la qualità e soprattutto l’autenticità dei prodotti, nel pieno rispetto della tutela della salute dei consumatori.

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Alberto Lupini


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