Le Forme della creatività a Bergamo Una tre giorni digitale sui formaggi

Dal 20 al 22 novembre, l'evento del comparto lattiero-caseario sarà digitale e più internazionale. Tra formazione e cultura, la prima esposizione virtuale di formaggi delle Città Creative Unesco per la gastronomia

13 novembre 2020 | 11:29
Nuovi paradigmi di relazione, nuovi strumenti tecnologici, nuove abitudini di consumo e nuovi modelli di business: con tutto ciò si confronterà Forme, il progetto che da cinque anni si dedica alla valorizzazione e promozione dell’intero comparto lattiero-caseario. Da Bergamo, città universalmente riconosciuta come una delle più colpite dall’epidemia da Covid-19, dal 20 al 22 novembre, la 5ª edizione di Forme sarà tutta in digitale. 

Alla presentazione alla stampa – anch’essa interamente online – sono intervenuti Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, Maria Paola Esposito, Segretario Generale della Camera di Commercio Bergamo, Giorgio Beltrami, Presidente dell’Associazione Promozione del Territorio, Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Francesco Maroni, Presidente Progetto Forme e Alberto Gottardi, Vicepresidente Progetto Forme.


I prodotti caseari saranno presentati in uno spazio virtuale di grande suggestione

Un evento unico nel suo genere, in cui il settore scende in campo per affermare la sua rilevanza nel contesto culturale ed economico, nazionale e internazionale.

«Forme ha un significato rilevante: in un periodo di grave emergenza, non solo sanitaria ma anche economica, valorizzare i prodotti del territorio e instaurare relazioni anche internazionali è indispensabile – spiega Fabio Rolfi - Il settore enogastronomico, gravemente colpito da questo secondo lockdown, può rappresentare il motore di traino della ripartenza economica del nostro territorio e come Regione Lombardia, siamo in prima linea per promuovere in tutto il mondo i prodotti e le specialità lombarde. Nei mesi scorsi abbiamo investito tre milioni di euro nell’iniziativa “Io mangio Lombardo”, con cui abbiamo acquistato formaggi lombardi di grande qualità per destinarli alle persone in difficoltà: un’iniezione immediata di liquidità di cui il comparto agroalimentare lombardo aveva estrema necessità e un aiuto per chi ne aveva più bisogno. Ora siamo al lavoro per varare ulteriori provvedimenti di ristoro per un settore fondamentale e di primaria importanza per l’economica, la storia e la cultura della Lombardia» 

Salto verso l’internazionalizzazione nell’edizione 2020
Sulla scia del riconoscimento, nell’ottobre 2019, di Bergamo come Città creativa Unesco per la gastronomia, grazie al valore della produzione casearia del suo territorio, l’edizione 2020, intitolata Forme Creative, proporrà un salto di qualità, e amplierà i propri orizzonti a livello internazionale, creando una connessione virtuosa tra la rete delle Città Creative Unesco e aprendo la strada a una serie di progetti nazionali e internazionali.


La conferenza stampa di presentazione avvenuta online

«Il riconoscimento di Bergamo come Città Creativa Unesco per la Gastronomia che abbiamo ottenuto nell’ottobre 2019, è per noi grande motivo di orgoglio e un incentivo quotidiano verso la valorizzazione e promozione delle specialità enogastronomiche del nostro territorio, con un occhio di riguardo al comparto lattiero-caseario, fiore all’occhiello della provincia bergamasca e in stretto contatto con altri settori strategici come il turismo e la ristorazione – aggiunge il sindaco Gori - Il nostro territorio conta ben 9 formaggi riconosciuti Dop: un traguardo che nessuna provincia italiana o europea ha fino ad oggi eguagliato. Come Comune di Bergamo siamo partner della manifestazione e organizzatori del summit “Food. Restart form creativity”, nel quale mettiamo in relazione le Città Creative Unesco italiane con quelle del circuito internazionale, per valutare e studiare insieme possibili scenari per l’evoluzione del settore agroalimentare, anche in relazione all’emergenza Covid e per promuovere le nostre eccellenze casearie in tutto il mondo».

«Promuovere le eccellenze di un settore in cui la provincia di Bergamo detiene un primato è di primaria importanza per la Camera di commercio – aggiunge Maria Paola Esposito - La nostra provincia è un territorio che ha pagato caro lo scotto della pandemia ma la voglia di continuare a essere protagonisti dell’economia lombarda è molto forte. L’agroalimentare e la sua distribuzione danno lavoro a circa 8mila persone in provincia di Bergamo: numeri che dimostrano l'importanza di un settore in continua crescita. Una manifestazione come Forme ci aiuta a far conoscere i nostri prodotti all’estero e ad affermare la rilevanza del settore agroalimentare nel contesto culturale ed economico del nostro Paese».

Laboratorio di pensiero tra le Città creative Unesco
«Forme è entrata nel cuore e nelle abitudini dei bergamaschi e che, sebbene sia in parte limitata a causa della pandemia, quest’anno assume un grandissimo valore internazionale e una fruibilità amplissima grazie alle potenzialità digitali – commenta Giorgio Beltrami - Forme è il movimento del formaggio italiano e come tale deve sapersi adeguare ai nuovi paradigmi di relazione e alle nuove abitudini di consumo e di business nati per fronteggiare l’epidemia. Sono quindi diversi gli appuntamenti che ci permettono di confrontarci con questo nuovo sistema e approfondire tematiche legate alla salute, al cibo e naturalmente al territorio». 

Venerdì 20 novembre, il summit “Food. Restart from Creativity” a cura del Comune di Bergamo e in diretta streaming dall’Aula Consiliare, darà il via ufficiale al programma. Un appuntamento dove le tre Città Creative Unesco per la Gastronomia italiane (Bergamo, Alba e Parma) e alcune città del circuito internazionale Ucc, si confronteranno per individuare gli scenari possibili di evoluzione della filiera agroalimentare.

Un laboratorio di pensiero e di innovazione, per mettere in rete le conoscenze, abbattere le barriere geografiche e promuovere a tutto tondo le eccellenze casearie e non solo.



Prima esposizione virtuale di formaggi
Sabato 21 e domenica 22 novembre, la Creative Cheese Expo, sarà in assoluto la prima esposizione virtuale di formaggi provenienti dalle Città Creative Unesco per la gastronomia oltre alle grandi Dop lombarde.

I prodotti caseari saranno presentati in uno spazio virtuale di grande suggestione, dove potranno essere ammirati come beni culturali identitari, specchio di antiche tradizioni e motori di una filiera economica di grande rilevanza per i territori di produzione.

Spazio alla formazione e ai professionisti
Spazio poi alla formazione con il progetto Virtual Cheese Labs, una serie di video curati dai Maestri Assaggiatori Onaf (Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggio), che presenteranno i formaggi delle cheese valley orobiche, una selezione di specialità casearie delle città creative e le grandi Dop lombarde.



I Cheese Forum, sabato 21 novembre, saranno invece un’occasione unica per seguire professionisti ed esperti del settore, che nella giornata di sabato metteranno a disposizione la loro esperienza per approfondire tematiche di grande interesse come il cibo, il territorio, la salute e la loro interrelazione.
  • Si parte insieme a Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo e esperta internazionale di turismo enogastronomico, con “Le vie del latte” (ore 11.00), un progetto che Forme vuole lanciare per la valorizzazione del formaggio e dei luoghi della sua produzione come driver turistico e occasione di sviluppo dei territori.

  • Si prosegue poi con Michele Corti, docente di zootecnia, per un forum sulla “Transumanza Patrimonio Unesco / AlpFoodway Candidatura Unesco” (ore 14.30), una pratica tradizionale che ha determinato relazioni fondamentali tra comunità ed ecosistemi.

  • La salute dell’uomo e del Pianeta. A partire dal cibo” (ore 17.00) sarà invece l’ultimo forum del weekend, un dibattito coordinato da Giuseppe Remuzzi sulle complesse relazioni tra persone, territorio e alimentazione che si inscrive nel progetto Italian Institute for Planetary Health – Iiph, nato dalla collaborazione tra l’irccs Mario Negri, e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Vithality, uno spin-off della stessa Università.


Forme creative aprirà la strada a una serie di progetti nazionali e internazionali

Le eccellenze casearie resteranno al centro della manifestazione
Un’edizione interamente digitale dunque, per un evento unico nel suo genere e dove le eccellenze casearie resteranno al centro della manifestazione, grazie ad un fitto palinsesto di attività. «Abbiamo fortemente voluto la manifestazione Forme anche quest’anno, nonostante le enormi difficoltà causate dai continui e cambi di programma, e quindi di prospettiva - spiega Francesco Maroni - L’edizione 2020, totalmente in digitale, prende le mosse dalla straordinaria opportunità del riconoscimento di Bergamo come Città Creativa Unesco per la Gastronomia. I due progetti si raccordano e si arricchiscono a vicenda e sono la misura di quanto il settore lattiero caseario sia centrale per Bergamo. La sintesi migliore si trova nel nome stesso dell’iniziativa: Forme Creative e quindi nel Summit “Food. Restart from Creativity”, organizzato a cura del Comune di Bergamo, che inaugura la manifestazione. Forme vuole continuare ad essere un traino per l’intero settore lattiero-caseario nazionale, aprendosi ulteriormente ai mercati internazionali, dopo aver ospitato per la prima volta in Italia gli World Cheese Awards nel 2019. Altrettanto importante nei progetti futuri la seconda edizione di B2Cheese, la fiera verticale aperta esclusivamente agli operatori del settore».

«La vocazione di Forme è quella di essere il movimento del formaggio italiano, e in questa direzione anche le iniziative in cartellone quest’anno abbinano cultura e progettualità – aggiunge Alberto Gottardi - La mostra virtuale Creative Cheese Expo, i Cheese Labs con i Maestri Assaggiatori Onaf e Cheese Forum sono altrettante occasioni per fare promuovere la conoscenza di prodotti e di territori unici, ma sono anche il punto di partenza per proposte progettuali di ampio respiro. Il formaggio come driver per il food tourism, la valorizzazione degli asset emblematici del territorio, con un focus sui Patrimoni Unesco, e il ruolo fondamentale del settore agroalimentare rispetto alla salute umana e all’ambiente rappresentano temi che coinvolgono il futuro del nostro pianeta, in cui la filiera lattiero-casearia può giocare un ruolo da protagonista. Un’ulteriore iniziativa che prende il via quest’anno a cui teniamo moltissimo è “Il formaggio alimenta la ricerca” con cui Forme, in collaborazione con Armr Onlus, vuole sostenere l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri nella ricerca».

Un aiuto alla ricerca contro il coronavirus
Infine, con l’iniziativa “Il formaggio alimenta la ricerca” per tutto il weekend verrà dato spazio anche alla beneficenza: attraverso una raccolta fondi in collaborazione con Armr, “Aiuti per la ricerca sulle malattie rare Onlus”, Forme supporterà l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri nella ricerca contro il Covid-19.

«Siamo davvero entusiasti che quest’anno, nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, Forme abbia scelto di supportare l’Istituto Mario Negri nella ricerca contro Covid-19 – commenta Giuseppe Remuzzi - La ricerca è il campo che più di ogni altro può contribuire allo sviluppo futuro e alla soluzione dei grandi problemi dell’umanità, ma ancora oggi soffre di una drammatica insufficienza di risorse. Ci auguriamo che questo impegno e questa collaborazione perdurino nel tempo».

La manifestazione Forme Creative è organizzata dall’associazione Promozione del Territorio in collaborazione con PG&W e con l’associazione Forme ed è patrocinata dal Mipaaf-Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con il contributo di Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo, Confartigianato Imprese Bergamo, Confcooperative e con il patrocino e la collaborazione del Comune di Bergamo e Bergamo Cheese Valleys “Unesco Creative Cities Network Gastronomy”.


Per informazioni: www.progettoforme.eu

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Alberto Lupini


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