Il Club Buongustai Bergamo plaude la qualità del One Love Restaurant

Aperto da poco più di due mesi, il One Love Restaurant di Bergamo, nella piazza di Colognola, ha meritato l’apprezzamento del Club Buongustai Bergamo, che ha tenuto un convivio da tutti giudicato più che soddisfacente

07 febbraio 2018 | 12:08
di Roberto Vitali
Così, al termine della cena, il presidente Ernesto Tucci e il suo direttivo non hanno avuto dubbi nel consegnare ai due giovani titolari il diploma d’eccellenza che “firma” le soste piacevoli avute dal club nella sua lunga vita (è stato fondato nel 1984). Tutto secondo le previsioni perché la gestione e la cucina dell’One Love Restaurant sono nelle mani di un cuoco, Alan Foglieni, e di una cuoca, oltre che compagna di vita, Nafi Dizdari, che certamente sanno fare il loro mestiere nel migliore dei modi.



Una cucina italiana “moderna”, dettata dall’amore per questo lavoro e dalle esperienze di lavori e viaggi gastronomici emozionanti. Soprattutto Alan, 36 anni, frequentata con lode Alma, la scuola internazionale di cucina italiana aperta a Colorno (Pr) da Gualtiero Marchesi, ha avuto la possibilità di avere esperienze in ottimi locali ad Amsterdam, in Libano, nel Kuwait, a Milano nel settore della moda. Nascono così i suoi piatti mai banali. Un menu corto, una trentina di proposte in tutto, che comprendono sì i più classici Casoncelli della bergamasca, la Tartare di manzo al Grana vecchio, il Fois gras d’oca in terrina, ma poi lasciano spazio ad accostamenti nuovi: il Lollipool e il Microburger, la Quinoa con crema di ceci al sesamo, il “Devil’s kiss” tra gamberi e salame.

Primi e secondi piatti viaggiano sicuri tra terra e mare: Gnocchi come pizzoccheri; Tra cous cous e bouillabaisse; Polpo viola; “Panino all’astice”; Piccione in tre cotture (la materia prima è fornita da Roberto Breda di Albino). I prezzi dei piatti sono equi. Il più caro è il “Viaggio al mare”: pesci, crostacei e molluschi tra il crudo, il cotto e il marinato, con salse della Casa.

Per il convivio dei buongustai, Alan e Nafi hanno concordato un menu ispirato alla cucina di pesce della Sicilia: con la tradizione non poteva certo mancare l’innovazione.

Ecco allora, come antipasto, cinque finger food: Fishburger di spada; Sarda fritta a beccafico; Tartare di salmone al salmoriglio; Sgombro marinato al balsamico e burrata; Baccalà mantecato con panelle di ceci. È seguito un ottimo primo piatto: Busiate alla calamarata, tipica pasta di Trapani fatta in casa e condita con calamari, pistacchio e pane tostato. A seguire il Polpo arrosto e patate viola, per concludere con l’assaggio di dolci tipici siciliani: gelo di mandarino; micro cannolo; mousse al pistacchio di Bronte con salsa al cioccolato; sorbetto ai gelsi; cassata rivisitata 2018. Siciliano ovviamente il vino: Inzolia Doc bio, vigneto “Dei Fornelli”, azienda Feudo Montoni di Cammarata (Ag).

Per informazioni: www.clubdeibuongustaibergamo.it

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