Bergamo, ecco i 150 medici russi Ospedale da campo quasi pronto

Sono arrivati i primi sanitari militari dalla Russia alla caserma del Terzo stormo a Orio al Serio. Erano partiti con quindici aerei da Chkalovsky per atterrare a Pratica di Mare, poi a Bergamo via autostrada

26 marzo 2020 | 12:45
Lospedale da campo a Bergamo procede a gonfie vele e nel pomeriggio di giovedì la struttura dovrebbe essere pronta. La strada per arrivare ad un’attivazione vera e propria però deve ancora attendere perché ci saranno da attivare tutte le strumentazioni. Gli alpini e molte altre figure (operai, imbianchini…) che si sono anche proposti volontariamente stanno lavorando sodo per accorciare i tempi. D’impatto la disponibilità della Curva Nord dell’Atalanta (la squadra di calcio della città) che si è fatta avanti mettendo a disposizione una ventina di mestieranti.


150 specialisti russi lavoreranno in provincia

Intanto però il personale sanitario è stato rimpolpato grazie all’arrivo di 150 sanitari russi a Bergamo. I medici russi si dislocheranno nelle strutture ospedaliere della provincia: 32 medici di 8 squadre (inscindibili) composte da quattro persone: un medico generico, un rianimatore, un epidemiologo ed un infermiere di intensiva. L’Ats vorrebbe distribuirli fra Papa Giovanni, Gavazzeni, Seriate, Treviglio e ospedale da campo in Fiera ma la parola definitiva dovrà arrivare dalla Regione. I sanitari sono dotati di protezione e hanno un container con attrezzature mediche che dovranno essere valutate dal sistema sanitario, al quale saranno comunque donate.

In più hanno in dotazione anche un laboratorio di analisi per i tamponi del proprio personale (ma eventualmente a disposizione). Gli specialisti non saranno però solo necessari per le cure sulle persone, ma anche per realizzare una sanificazione a tappeto di tutte le 64 case di riposo che fin dall’inizio della crisi sono state fra i centri più colpiti dalla malattia. Il resto del contingente russo è composto dal nucleo di comando, con un generale responsabile e il suo stato maggiore.

È stato anche chiarito che la direzione sanitaria dell’ospedale farà capo al Papa Giovanni mentre quella operativa sarà curata da Emergency, che invierà sul posto venti persone per occuparsi in prima persona della terapia intensiva, ma che non esclude di ampliare nel tempo il proprio coinvolgimento (la difficoltà è che parte del personale si trova attualmente in zone del mondo dalle quali è difficile rientrare). L’ospedale da campo avrà 120 posti letto, con 12 posti di terapia intensiva, 24 di subintensiva e il resto di degenza, pronto soccorso, tac e laboratori. In organico 24 medici, 70 infermieri e 30 volontari.

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Alberto Lupini


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