Best of Alpe Adria, un tour per la laguna tra luoghi inesplorati ed erbe spontanee

22 giugno 2017 | 15:28
di Lina Pison
C’è un’altra Venezia, lontana dallo sfarzo dei palazzi e dal turismo di massa: isole ancora poco conosciute che vale la pena scoprire con il loro meraviglioso e fragile ecosistema fatto di barene, canali, orti, vigne murate, conventi e piccoli borghi dove gli abitanti preservano dall’oblio le ricette della tradizione con le erbe spontanee di laguna. In occasione degli “Awards Best of Alpe Adria” di giovedì 15 giugno alla Terrazza Mare Marcandole, il Club Magnar Ben Editore ha organizzato il “Lagoon press educational” con il patrocinio della Città di Jesolo, la collaborazione dell’Associazione jesolana albergatori e di Cattel catering.



Partenza da Lio Piccolo a bordo di un tradizionale bragozzo. Rotta verso l’Isola di Mazzorbo, collegata a Burano da un ponte. Tappa a Venissa, ristorante una stella Michelin e wine resort immerso in uno dei più suggestivi vigneti murati della laguna. Offre una cucina di mare abbinata alle erbe spontanee raccolte sull’isola come la salicornia, l’origano selvatico e il finocchio di mare. Si raggiunge in vaporetto, Linea 12 da Venezia Fondamenta Nove.

Gialle, azzurre, rosa e verdi: le case di Burano sembrano delle vere e proprie opere d’arte. Furono i pescatori a decidere di colorare le pareti per riconoscere le case quando rientravano con la barca e c’era la nebbia. Sosta all’isola di S. Erasmo, da sempre considerata l’orto di Venezia visto che per secoli ha fornito verdura e ortaggi freschi ai veneziani. Qui vengono prodotte le “castraure” e il carciofo violetto di S. Erasmo. Da non perdere una visita all’azienda dell'imprenditore francese Michel Thoulouze che produce un vino chiamato “Orto”. Le bottiglie vengono fatte invecchiare sul fondo della laguna. Si arriva in vaporetto, Linea 13 da Venezia Fondamenta Nove.



Ancora sorprese in bocca e nei bicchieri a Lio Piccolo, nel centro della laguna nella vecchia sede comunale, dove è possibile imbattersi in una cena dei “pellegrini del gusto”. L’occasione per riscoprire alcune ricette “perdute” dell’antica repubblica di Venezia. I piatti sono stati preparati dallo chef veneziano Daniele Zennaro, spiegati da Gabriele Bisetto, esperto di botanica, e accompagnati dal vino di Walter Nardin. Da provare la minutina in pastella e fritta che diventa una prelibata tempura. Un finale al calar del sole nella magica atmosfera naturale della Laguna tra Jesolo e Venezia tra sapori antichi e gusti moderni.

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