Burioni: Sono meno pessimista Estate? Inutile fare previsioni

Il virologo si è detto meno pessimista ai microfoni di Rai Radio 2 ma serve massima attenzione alle buone pratiche. Per Aifa ancora a casa per almeno 2-3 settimane

26 marzo 2020 | 10:28
«Cosa succederà in estate? Non ha senso fare alcune previsioni. Non hanno senso previsioni ottimistiche, ma nemmeno quelle pessimistiche. Dobbiamo pensare al presente. L’estate è nelle nostre mani. Dobbiamo restare a casa. Ciò che accadrà d'estate dipenderà da quello che facciamo noi adesso». Lo ha detto il virologo Roberto Burioni, intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”.


Roberto Burioni

«Se continuiamo a stare in giro a fregarcene, il virus non si fermerà - ha aggiunto - se invece adesso continuiamo con un sacrificio, fermiamo parte grossa dell'epidemia e poi piano piano ricominciamo, non sono così pessimista. Comunque è impossibile ora fare previsioni. Viviamo alla giornata, fare programmi alla distanza non ha senso». Sulla fake news che vorrebbe alcuni extracomunitari immuni dal virus: «Nessuno ha già gli anticorpi, tutti possono infettarsi. A prescindere dalla nazionalità». Sulle previsioni di Donald Trump di riaprire l'America tra quindici giorni: «E' molto ottimista, gli auguro di avere ragione, tutto qui - ha concluso -. L'immunità di gregge di cui parlano in Gran Bretagna? Non si è mai raggiunta se non grazie a un vaccino, per nessuna malattia virale nella storia dell'uomo».

Qualche stima l’ha fatta invece Nicola Magrini direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ospite della trasmissione “Circo Massimo” su Radio Capital. «I numeri parlano chiaro, c'è una decrescita di nuovi casi. I numeri sono buoni. I modelli e le azioni precoci prese dal Governo, con un certo coraggio, sono stati di fondamentale importanza. Bisogna stare a casa altre 2-3 settimane così come siamo oggi».

Rispondendo alle domande sulla carenza di alcuni farmaci e sulle terapie antivirali (tra cui alcune terapie anti-Hiv) che sempre più persone chiedono come terapia preventiva, Magrini ha spiegato che «stiamo lavorando per autorizzare a breve i medici di famiglia a prescrivere i farmaci anti-Aids. Però serve cautela, ad esempio per gli antimalarici come la clorochina: hanno anche rischi non piccoli e la loro prescrizione di massa va considerata con cautela». Magrini invita però alla cautela: «Attenzione a dire che ci sono trattamenti preventivi da fare con così pochi dati», avverte.

Quanto poi alla carenza di alcuni anestetici «ci stiamo lavorando - dice - perché sono assolutamente necessari, c'è stata una carenza anche distributiva. Non è vero invece che c'è stata una mancanza di ossigeno e di insulina almeno a livello ospedaliero. Per l'ossigeno domiciliare c'è stato qualche caso locale», ha concluso Magrini.

fonte: Adnkronos

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