Chiusure per ora solo annunciate Perché non c’è ancora il decreto?
Misure prese e apprese tramite diretta Facebook, ma senza decreto - si dovrà aspettare lunedì. Questa scelta rischia di confondere gli italiani , che ancora non sanno quali attività industriali effettivamente rimarranno aperte e quali no. Forse un po’ più di concretezza e un coordinamento autentico non guasterebbero
[AGGIORNAMENTO: qui il testo del Decreto, firmato la sera del 22 marzo]
Sembra più un atto di teatro per parare il colpo della stretta decisa in autonomia da Lombardia e Piemonte. Una sorta di strapuntino rispetto ad una divergenza evidente fra il Governo e alcune Regioni.
Certo, per il complicato e bizantino rapporto fra le istituzioni in Italia non è facile coordinare la più drammatica emergenza nazionale dal dopoguerra ad oggi, ma certo un po’ meno dirette su Facebook e un po’ più di concretezza e un coordinamento autentico non guasterebbero.
E quali sono le attività industriali che resteranno attive? Il Paese ha il diritto di saperlo subito, a partire dai lavoratori. Speriamo di non assistere ad una giornata di indiscrezioni e ipotesi che aggiungerebbero danni e incertezze. E come si procederà con i tamponi fatti oggi solo a chi è già grave o, chissà perché, a qualche calciatore o vip? E come avverrà la distribuzione delle mascherine che sono il nostro tallone d’Achille? E perché le tabaccherie dovrebbero restare aperte? E perché ci sono supermercati che modificano gli orari di apertura senza una decisione che vale per tutti? Speriamo che entro domani ci siano risposte ai mille quesiti degli italiani.
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Questo il testo del comunicato diramato alle 19:27 dall'ANSA:
"Ieri sera lo schema del nuovo dpcm, e il relativo allegato con la lista delle attivita', era gia' pronto. Dopo la comunicazione del Presidente del Consiglio sono pero' arrivate numerosissime richieste da aziende, anche quelle di una certa rilevanza per il sistema Italia, che adducevano varie motivazioni per giustificare la necessita' di proseguire nelle proprie attivita' e invocavano comunque il carattere essenziale delle stesse. Si e' ritenuto quindi doveroso verificare con attenzione ogni richiesta". E' quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi. "Per tutta la notte e per tutta la mattinata di oggi al Ministero dello sviluppo economico sono stati severamente impegnati a vagliare tutte le richieste", spiegano da Palazzo Chigi precisando che dalle aziende sono arrivate motivazioni sulla "necessita' di proseguire nelle proprie attivita' e invocavano comunque il carattere essenziale delle stesse, la rilevanza strategica ai fini dell'economia nazionale, lo scopo comunque connesso e accessorio rispetto alle attivita' consentite in via principale, la funzione strumentale alla risposta sanitaria in corso".
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Alberto Lupini