Dal 1° marzo è l'ora di PagoPa: tasse e bollette si pagano online con lo Spid
Nuovi sistemi di identificazione per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione. SPID, Carta d’identità elettronica e Carta nazionale dei servizi saranno le uniche modalità a partire dal 30 settembre
Tutto questo, sulla carta, per semplificare il rapporto con i cittadini. Per questo tutte le amministrazioni centrali e locali, gli enti pubblici e le agenzie dovrebbero avere integrato domani Spid e Carta d’Identità Elettronica come sistemi di autenticazione per l’accesso ai servizi online. Ciò non significa che non si possa più accedere con le vecchie credenziali: vuol dire che dal 1° marzo sarà possibile fruire dei servizi online anche con Spid e Cie. Si trata di un’opportunità a cui ci si dovrà comunque abituare perché le vecchie credenziali non saranno più utilizzabili dal 30 settembre prossimo.
Come noto, lo Spid ha lo stesso valore legale di un qualsiasi documento di identità. Pertanto, quando viene utilizzato non è più necessario allegare la copia di un documento. Allo stesso modo, il microchip contenuto nella Carta d’identità elettronica consente l’accesso ai servizi online.
Che cosa si potrà fare dal 1° marzo?
I sistemi di incasso delle pubbliche amministrazioni, dei gestori di servizi pubblici e delle società controllate dallo Stato o da enti pubblici dovranno essere stati integrati con la piattaforma pagoPA. Contemporaneamente, i prestatori di servizi di pagamento (PSP) saranno tenuti ad utilizzare soltanto quella piattaforma per i pagamenti dei cittadini agli enti pubblici. In questo modo, attraverso l’app IO si potrà accedere a tutti i servizi digitali pubblici.
In sostanza, attraverso la piattaforma pagoPA potranno essere pagati tasse, tributi, rette, bollette di utenze, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento che debba essere effettuato verso la Pubblica amministrazione o per un servizio pubblico. Rientrano, quindi, in questo nuovo sistema, ad esempio, le università che devono incassare le relative tasse, le scuole, le aziende sanitarie, quelle a partecipazione pubblica, ecc.
Le uniche alternative a pagoPa restano la delega unica F24, il sistema di pagamento Sepa e i pagamenti diretti presso il servizio di tesoreria o di cassa dell’ente pubblico.
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Alberto Lupini
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