Formaggi, il falso Made in Italy finisce nei dazi tra Usa e Cina

L’Amministrazione americana ha imposto rincari salati ad alcuni prodotti d’imitazione italiana provenienti dal mercato cinese. Tra questi, Parmesan, Reggiano, e pecorino realizzato con latte vaccino e non di pecora . Si stima che il mercato del falso Made in Italy fatturi solo negli Stati Uniti 23 miliardi di euro all’anno

02 settembre 2019 | 12:49
C’è una concorrenza, tutta fondata su prodotti taroccati, che corre sulla rotta Cina-Stati Uniti e che rientra addirittura nei dazi che sono stati applicati il 1° settembre scorso su prodotti cinesi per un valore di 112 miliardi di dollari.


Formaggi italiani nella morsa del falso e dei dazi

Si tratta di formaggi spacciati per italiani che dal mercato cinese entrano indisturbati su quello americano, dal Reggiano al Provolone, dal Parmesan al Romano ottenuto però con latte di mucca e non di pecora. A rivelarlo è un’indagine condotta dalla Coldiretti all’indomani della stretta economica voluta dagli Stati Uniti. «La decisione di inserire nella lista anche le imitazioni dei formaggi nazionali - sottolinea l’associazione - risponde alle sollecitazioni della lobby americana del falso formaggio italiano che si vuole difendere dalla concorrenza cinese».

Il falso Made in Italy fattura 23 miliardi negli Usa dove le brutte copie dei prodotti caseari nazionali ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni ed è realizzata per quasi i due terzi in Wisconsin e California mentre lo Stato di New York si colloca al terzo posto. «In termini quantitativi in cima alla classifica - precisa Coldiretti - c'è la mozzarella con 1,89 miliardi di chili all'anno, seguita dal Parmesan con 204 milioni di chili, dal provolone con 180 milioni di chili, dalla ricotta con 108 milioni di chili e dal Romano con 26 milioni di chili realizzato però senza latte di pecora, secondo l'analisi Coldiretti su dati Usa. Dalle prossime mosse protezioniste di Trump sono in gioco - conclude la Coldiretti - settori di punta dell'agroalimentare nazionale in Usa a partire dal vino che con un valore delle esportazioni di 1,5 miliardi di euro nel 2018 è il prodotto Made in Italy più colpito, l'olio di oliva le cui esportazioni nel 2018 sono state pari a 436 milioni, la pasta con 305 milioni, formaggi con 273 milioni».

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Alberto Lupini


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