“Loro di Napoli” conquista Milano

Uno spazio napoletano verace dove la buona cucina e il buon bere del territorio campano fanno la parte del leone, convincendo anche i milanesi, e non solo con i soliti prodotti

Se metti in tavola la pasta di Gragnano magari con il pomodorino del Piennolo, aggiungi la Mozzarella di bufala Campana, l’olio della Penisola Sorrentina per condire, la mela Annurca come frutta e tutto innaffiato da vini vulcanici come il Lacrima Christy e quelli di Ischia, beh, conquistare Milano dovrebbe essere un’impresa facilissima.


Non è come pensa lei, confida Ciro Fiola, presidente della Camera di commercio di Napoli che ha voluto presentare le prelibatezze del napoletano nello Spazio che la Regione Campania ha allestito in piazza Fontana all’insegna di “Loro di Napoli”. E, racconta, Fiola, della delusione che ha avuto nel non trovare un vino della sua terra in un importante ristorante milanese. E, aggiunge «è vero che non possiamo contare su mega produzioni, però, non essere presenti in location importanti è un po' un affronto per quello che abbiamo da offrire». Il riferimento è al vino, perché la Pasta di Gragnano e la Mozzarella di bufala spopolano all’ombra della Madonnina. Per non parlare della pizza, con locali gestiti da napoletani veraci.


“Loro di Napoli”, comunque, ha conquistato Milano, tant’è vero che davanti allo spazio Campania, c’è sempre stata una sorta di ressa per conquistare un posto per assistere agli eventi programmati dalla Camera di commercio e dall’Azienda speciale “Si Impresa” dello stesso ente, che avevano l’obiettivo di coinvolgere gli operatori del Nord Italia e i buyers che sono arrivati a Milano dai tutti i paesi europei. A questi operatori, poi, è stata offerta la possibilità di degustare i piatti del grande Gennarino Esposito, bistellato chef della Taverna del Capitano, per la cena di gala consumata nei saloni di Palazzo dei Giureconsulti, di fronte al Duomo.


Possiamo dire che Gennarino ha fatto dei piatti semplici perché, ha sottolineato, i nostri prodotti non hanno bisogno di essere elaborati molto. Però l’amouse bouche di bufala, pomodori e alici e i cavatelli e pomodori del Piennolo fatti dal geniale Esposito, assicurano ricordi difficile da dimenticare. Notevole anche il risotto agrumi e zafferano - una sorta di omaggio a Milano ma con un tocco di napoletanità rappresentata dagli agrumi della Penisola Sorrentina - e la spigola, spinacini e finocchi baby. Conclusione con gli struffoli al cioccolato. Tutto accompagnato dai vini Lacrima Christy del Vesuvio.


La delegazione napoletana presente a Milano è sembrata soddisfatta dei risultati ottenuti nella sei giorni meneghina. Tant’è vero che Fiola ha già anticipato la decisione di organizzare almeno altri tre eventi e con obiettivi ben precisi. Per esempio, incontri riservati di volta in volta ai ristoratori, agli operatori della moda, a quelli dell’agroalimentare, senza trascurare i buyers europei.

Da sottolineare, inoltre, l’originalità dell’idea di fare girare per la città l’apecar “Loro di Napoli” che ha svolto la funzione di banditore per invitare i milanesi ad affacciarsi nel centralissimo Spazio Campania perché c’era sempre qualche delizia da gustare. E, oltretutto, con la presenza di testimonial famosi come Veronica Maya e Roberta Capua, Alba Parietti e Adriana Volpe. Nonché gli imperdibili show cooking del grande Gennarino Esposito.