Pochi, maledetti e non subito... La giungla dei ristori fino al 50%

Bar e ristoranti con il nuovo aiuto riceveranno al massimo la metà dei ricavi mensili bruciati a novembre. Va peggio per gelaterie e pasticcerie: solo il 38% delle entrate perdute . E chi non ha fatto domanda per la prima tranche rischia di non vedere un euro fino a dicembre. Così la coperta prevista dal governo si dimostra di nuovo corta

03 novembre 2020 | 16:55
Poco più di un aiutino, per stringere i denti in questo mese di semi-chiusure e incassi perduti. Almeno per novembre. Anche se ora, dopo l’abbassamento delle serrande imposto alle 18, è spuntato un altro giro di restrizioni più severe che andranno a compromettere ancora di più i bilanci.

È il quadro non troppo confortante dei tanto agognati “ristori” in arrivo dal governo per le categorie più colpite dalle nuove misure anti-coronavirus, in primis le attività del comparto della ristorazione.



La tabella degli aiuti per i ristoranti

Più penalizzate gelaterie e pasticcerie: solo 3.482 euro
Di fatto, si riuscirà a malapena a coprire la metà delle mancate entrate, quando va bene. Gli aiuti sono calcolati sulle dichiarazioni del 2019: secondo i dati riportati da Il Sole 24 Ore, il volume d’affari mensile di gelaterie e pasticcerie per esempio si aggira in media sui 9.220 euro e il sostegno previsto dal decreto Ristori coprirebbe solo il 38% delle entrate di una mensilità (3.482 euro). Bar e ristoranti invece con il nuovo aiuto copriranno tra il 40 e il 50% dei ricavi mensili.



La tabella degli aiuti per gelaterie e pasticcerie

In generale il contributo a fondo perduto stanziato dal governo vale mediamente 4.889 euro. Considerando gli operatori nella fascia più bassa di ricavi – cioè quelli fino a 400mila euro – gli aiuti medi sono di 2.941 euro per i bar, 5.173 euro per i ristoranti, 5.497 euro per i cinema e 4.056 euro per le palestre.



La tabella degli aiuti per i bar

A discoteche e night club il 400% del vecchio contributo
Dando uno sguardo alle altre categorie, ai tassisti spetta il 100% del vecchio contributo che era previsto dal decreto Rilancio, quello delle somme erogate a partire da giugno. Va meglio a discoteche e ai night club, a cui è destinato fino al 400% del precedente sostegno (un aiuto medio di 11.592 euro, nella fascia più bassa di ricavi).


La tabella degli aiuti per gli alberghi

Se non altro questi importi dovrebbero arrivare direttamente sul conto corrente a chi ha già beneficiato della prima tornata di aiuti: e cioè 319.672 imprese rientranti nei codici attività Ateco sul totale degli oltre 2 milioni di beneficiari della prima sessione di contributi previsti con il decreto Rilancio.



La tabella degli aiuti per fiere e congressi

Chi non aveva fatto la prima domanda? Soldi a dicembre
Chi non aveva fatto domanda, invece, dovrà aspettare le tempistiche dell’agenzia delle Entrate. Si parla non prima di dicembre. Un percorso a ostacoli. Questa volta però la platea dei destinatari comprenderà anche hotel di lusso e ristoranti stellati. Ma la sensazione è che, ancora una volta, la coperta sia troppo corta.


La tabella degli aiuti per affittacamere e B&b

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Alberto Lupini


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