È stata una spinta iniziata già anni fa: da una parte una
discesa costante della credibilità delle
guide di settore. La
Michelin, in primis, che seppur mantenga tutta la sua autorevolezza vede celebri
cuochi da tutto il mondo pronti a "
riconsegnare le stelle". Per non parlare del costante ignorare da parte della "Rossa"
le pizzerie italiane, una mancanza fuor di ogni dubbio condizionata dal timore di un'ascesa italiana che minacci il primato francese. E dall'altra parte? Un nuovo fronte di
comunicazione, che dopo
Instagram sta osservando la scalata di
TikTok. Incredibile come un social possa in qualche modo re-insegnarci a mangiare, vediamo come.
TikTok è un fenomeno ormai diffuso in tutto il mondo (tanto da aver scatenato un confronto internazionale tra Cina e Usa sull'uso dei dati sensibili dei suoi utenti). Il suo algoritmo ben strutturato suggerisce all'utente contenuti veramente rilevanti e rende virali
video di diverso genere. Rende virali le
challenge che vengono lanciate, riprese poi da tantissimi giovani (e non solo) nei loro singoli "post". Per intenderci: cercate un video di cibo e TikTok comincerà a sommergervi di migliaia di contenuti attorno alla tematica scelta.
Come pensare che questo non abbia delle conseguenze? Un esempio su tutti: il
whipped coffee. Si tratta di una speciale crema di caffè, la cui ricetta spopola tra i video di TikTok, che nel 2020 è stata "sperimentata", pensate un po', dal 25% degli italiani. E il 53% di questi si dice intenzionato a non privarsene nemmeno nel 2021: è nato un vero e proprio
trend, un'
abitudine possiamo dire, grazie alla diffusione mediante il social network. La stessa situazione per i
beyond burger: googlare questo nuovo prodotto inserendo nel campo di ricerca "TikTok" mostrerà l'infinità di risultati che vengono condivisi, tra scatti, assaggi e preparazioni di questa
fake meat che ha incontrato il gusto del 22,5% degli intervistati in un sondaggio
Deliveroo e rimarrà nelle tendenze del 2021 per il 45% dei coinvolti nel sondaggio stesso.
E proprio perché i più furbi le opportunità le sanno cogliere, dell'audience di TikTok ne hanno subito approfittato grandi catene come
McDonald's e
Burger King. Loro diverse challenge che hanno coinvolto moltissimi utenti per farli andare nei loro punti vendita. E il successo assicurato, effettivamente, è arrivato.
Da qui, come potevano molti chef non approfittare di questa opportunità? Prendiamo il caso di
Bruno Barbieri. Il cuoco già pluristellato ha scalato le vette del social per aver affettato una
carota sulle note di "Carote, carote, carote". Senza prendere casi di volti televisivi già famosi, tanti ristoranti "più piccoli" puntano sul
traffico organico e sull'
influencer marketing.
Per quanto riguarda gli chef, da sempre alla ricerca di premi e riconoscimenti per ottenere maggiore visibilità, il trend ora è quello di crearsi un personaggio sul social cinese. Lo conferma
Alessio Atria, Mr. Tik Tok, interpellato da Dailyfood.it: «Alcuni chef hanno creato il
personaggio grazie a TikTok e alla visibilità organica. In molti sono riusciti a riadattare le
ricette in 30 secondi, massimo un minuto, ottenendo un successo strepitoso. Obiettivi: più notorietà, più traffico sulle altre piattaforme,
montetizzazione e da lì
collaborazioni con brand per
sponsorizzate e, come ultima conseguenza,
ristoranti sold out».
E dopo tutto, ci chiediamo, non è proprio questo lo scopo di entrare nelle Guide di settore? Ricevere sufficienti riconoscimenti per richiamare un pubblico desidoroso di assaggiare la propria cucina?