«Riaperture troppo affrettate» Il Comitato scientifico è scettico

La collaborazione tra gli esperti e il Governo si è incrinata proprio sul finale, al momento di decidere se, come e quando far ripartire l'Italia. Secondo gli esperti la Fase 2 aveva bisogno di una cautela maggiore

19 maggio 2020 | 11:05
Era troppo bello per essere vero e, infatti, proprio all’ultimo atto il Governo Conte e il Comitato tecnico scientifico si sono trovati in disaccordo. Il Premier ha scelto la via di una sorta di “liberi tutti” già lunedì 18 maggio, mentre i tecnici avrebbero voluto che si attendesse ancora un po’.


Silvio Brusaferro e Giuseppe Conte (foto: Tpi)

Ma ad infastidire gli scienziati non è soltanto il contenuto dell’ultimo provvedimento, ma anche la delegittimazione per l’operato del Comitato tecnico scientifico che deriva dalle parole pronunciate ieri dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, che ha denunciato di non ricevere i dati: «Mi hanno tenuto nascosta la maggior parte delle cose, questo è un Ministero secretato», ha dichiarato.

Su Repubblica sono arrivate le risposte di alcuni dei membri del Comitato: «Ora basta - dice uno di loro -, silenzio. Guardiamo cosa succede. Anche perché sennò rischiamo di fare gli uccelli del malaugurio». Il Comitato avrebbe voluto riaperture dilazionate nel tempo e così anche un maggior rispetto delle linee guida dettate dall’Inail: «Alcuni ritocchi - si legge ancora su Repubblica - sono avvenuti in modo bizzarro. Ad esempio chiedono di usare il termoscanner per chi arriva in spiaggia. Oppure hanno ridotto troppo le distanze, come quelle al ristorante».

Ognuno, purtroppo o per fortuna, deve un po’ fare il proprio lavoro. E se quello del Governo è tutelare la salute delle persone, ma anche quella del Paese, l’obiettivo unico del Comitato è dire come salvaguardare le persone dal contagio. Abbiamo imparato a nostre spese che un po’ di prudenza e prevenzione è più che mai necessaria per non ritrovarci annegati, ma è vero anche che da qualche parte bisognava ripartire. Tra qualche settimana avremo un verdetto sul dibattito. Tutti, Comitato compreso siamo convinti, si augurano che a “vincere” possa essere l’Esecutivo.

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Alberto Lupini


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