Tavoli, mascherina e servizio al banco: ecco le regole per ristoranti e bar in zona bianca

Da lunedì 31 maggio scatta la zona bianca in Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna e vengono aggiornate le linee guida per i locali pubblici. A partire dall'addio al coprifuoco . Resta il limite di 4 al tavolo, un metro fra i tavoli, menu digitali, buffet serviti stile banchetti e mascherina obbligatoria se non si mangia e beve

28 maggio 2021 | 20:49
di Nicola Grolla
Con il monitoraggio del 28 maggio, l’Italia comincia a colorarsi di bianco. Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna sono le prime Regioni che, da lunedì 31 maggio, entrano nel regime di minor restrizioni possibili: distanziamento e mascherina. Addio al coprifuoco, dunque, e anticipazione delle aperture che avrebbero dovuto verificarsi il primo luglio (piscine al coperto, congressi, sale bingo, ecc). Ma anche regole per bar e ristoranti (vedi pdf allegato all'articolo, ndr) che, nei tre territori sopraccitati potranno anticipare di un giorno la ripresa del servizio al chiuso secondo le linee guida suggerite dalle Regioni il 26 marzo e vagliate dal Comitato tecnico scientifico. Rimane il limite dei 4 posti massimo al tavolo.



Friuli-Venezia Giulia, Molise, Sardegna: le nuove zone bianche

Gli ultimi dati raccolti dall’Istituto superiore di Sanità raccontano di un’emergenza in rallentamento con un Rt medio nazionale dello 0,72, in calo rispetto allo 0,78 della scorsa settimana. Diminuisce anche l’incidenza nel periodo di riferimento 21-27 maggio che è di 47 casi ogni 100mila abitanti (rispetto ai 66 casi della settimana precedente). Tanto che, conti alla mano, sarebbero già 12 le Regioni con dati da zona bianca a cui si aggiunge anche la provincia autonoma di Trento. Ma solo in tre, per ora, andranno in zona bianca dal momento che hanno rispettato il parametro delle tre settimane al di sotto dei 50 casi ogni 100mila abitanti. E visto che la campagna vaccinale sta dando i suoi frutti, è già possibile segnare in agenda anche gli allentamenti per gli altri territori:
  • Il 7 giugno saranno bianche Abruzzo, Liguria e Veneto;
  • Il 14 giugno toccherà a Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Umbria, Puglia e provincia di Trento.
Una buona notizia per bar e ristoranti, almeno in Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna potranno anticipare di un giorno la ripresa del servizio al chiuso - unica soluzione per la completa ripresa del settore. Ma con quali regole si potrà vivere questo nuovo capitolo della lotta alla pandemia? L’incontro del 26 maggio fra Regioni, Stato e membri del Comitato tecnico scientifico ha permesso di tracciare delle linee guida utili per le diverse attività. Indicazioni ulteriormente ribadite dall’ordinanza con cui il ministro della Salute, Roberto Speranza si appresta a varare il cambio di colore.

Mascherina obbligatoria, a meno che non si sia seduti a bere e mangiare

Innanzitutto, la mascherina. Sempre obbligatorio tenerla addosso a protezione delle vie respiratorie a meno che non si sia seduti al tavolo a mangiare o bere. Serve quindi indossarla quando si utilizzano i servizi igienici oppure ci si alza per andare a pagare in cassa (anche se va favorito quanto più possibile il pagamento in modalità cashless). Per quanto riguarda camerieri e personale a contatto con i clienti, la mascherina va sempre indossata ed è cura del lavoratore igienizzarsi frequentemente le mani, soprattutto fra un servizio e l’altro.

Distanziamento fra i tavoli, la regola del metro

Per quanto riguarda i tavoli, le regole ricalcano le linee guida proposte anche dalle Regioni. Quindi:
  • 1 metro di distanza fra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (distanza che può raggiungere anche i 2 metri a seconda dell’andamento del quadro epidemiologico);
  • 1 metro di distanza fra i clienti di tavoli diversi negli ambienti all’aperto come giardini, terrazze, plateatici e dehors;
  • le distanze possono essere ridotte solo in presenza di barriere fisiche di separazione e solo se non rappresentano un ostacolo alla ventilazione e al ricambio d’aria.
Per quanto riguarda il numero massimo di persone sedute a un tavolo, rimane il limite di un massimo di 4 persone per tavolo se non conviventi.



Via libera al servizio al banco, ma limite agli ingressi al bar

Al bancone del bar la consumazione può avvenire a patto che si mantenga una distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (anche in questo caso estendibili a due metri in base all’andamento del quadro epidemiologico). Per gli esercizi che non dispongono di posti a sedere, si deve consentire l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta così da non creare assembramenti. In ogni caso, si chiede di privilegiare l’utilizzo di spazi esterni.

Menu digitali, plastificati o cartacei usa e getta

Per ordinare, i proprietari e i gestori di pubblici esercizi devono mettere a disposizione dei clienti menu consultabili in formato digitale oppure plastificati (e quindi riutilizzabili dopo l’utilizzo) o monouso(in questo caso cartacei).

Buffet? Stesse regole dei ricevimenti di matrimonio

Nel caso in cui si volesse organizzare un buffet, come capita durante molti aperitivi, sarà possibile farlo mediante le stesse regole che devono essere osservate dai banchetti di matrimonio. Detto diversamente, il self-service può avvenire solo in presenza di prodotti confezionati monoporzione. In caso contrario, la somministrazione delle pietanze deve avvenire a opera del personale incaricato escludendo quindi la possibilità che i clienti possano toccare i prodotti. In generale, si devono evitare situazioni organizzative e di allestimento che possano provocare assembramenti.

Salta il coprifuoco

Nelle zone bianche scompare anche il limite del coprifuoco. Come già emerso il 26 maggio dopo la revisione delle linee guida proposte dalle Regioni, il Cts ha deciso che le regioni che passano in zona bianca possono fare a meno del divieto di circolazione notturna. Si tratta di un ulteriore passo avanti sul tema dell'allentamento delle restrizioni che, in ogni caso, aveva già fissato i propri paletti.

Dal 7 giugno il coprifuoco scatterà dalle 24 in tutte le regioni ancora in giallo.

Mentre scomparirà definitivamente dal 24 giugno in poi.

Il bollettino del 28 maggio

Sono 3.738 i nuovi casi di coronavirus in Italia  nelle ultime 24 ore rispetto ai 4.147 di ieri. Le vittime registrate dal bollettino del 28 maggio sono 126 (contro le 171 di ieri). Per quanto riguarda i test effettuati, il totale ammonta a 249.911 per un tasso di positività dell'1,5%.



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