Tragedia in Croazia, l’ad di Tuodì stroncato da una fuga di gas

Sono state le esalazioni di monossido di carbonio rilasciate dall’impianto di climatizzazione della barca sulla quale la vittima si trovava a provocarne la morte. Ancora in gravi condizioni i due ragazzini ricoverati

14 agosto 2019 | 18:36
Una fuga di gas e non, come trapelato in un primo momento dai media croati, un’intossicazione alimentare, è stata fatale ad Eugenio Vinci, 57 anni, di Sant'Agata di Militello (Me), amministratore delegato del gruppo Tuo, la holding che gestisce i supermercati Tuodì. La tragedia si è consumata due giorni fa in Croazia, dove l’uomo stava trascorrendo un periodo di vacanza con familiari e amici. Insieme a lui, anche altre 5 persone che nella notte di lunedì hanno accusato diversi malesseri rientrando nelle loro cabine a bordo dello yacht Atlantis Boat.

Eugenio Vinci

Le cause della morte di Vinci, tuttavia, sono ancora al vaglio: dopo aver accusato i primi malesseri l’uomo avrebbe infatti cercato di raggiungere il bagno dove ha perso i sensi e ha battuto violentemente testa e torace sulla vasca da bagno. Non è escluso che Vinci sia morto per le ferite riportate nella caduta. A chiarirlo saranno i risultati dell’autopsia che è stata effettuata nelle scorse ore. Quel che è certo che anche sui tessuti prelevati alla vittima è stato trovato monossido di carbonio.

Ancora gravi i due minorenni (di 5 e 11 anni) ricoverati all’ospedale di Spalato, mentre le condizioni di salute degli altri intossicati sono in via di miglioramento. «Secondo quanto ci hanno spiegato i medici - è la testimonianza che Bruno Mancuso, sindaco di Sant'Agata di Militello, presente sullo yacht, ha rilasciato a la Repubblica - la causa sono stati i gas rilasciati con molta probabilità dall'impianto di condizionamento e che sono finiti nelle nostre stanze».

Per mettere in funzione l'impianto di condizionamento l'equipaggio avrà di certo tenuto accesi i motori e forse i gas di scarico sono stati rilasciati dai condizionatori per un guasto ancora da rintracciare. Nel frattempo l’imbarcazione è stata posta sotto sequestro.

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Alberto Lupini


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