Vaccini e super green pass convincono il Governo: bar e ristoranti non chiuderanno

A confermarlo è stato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: «Non chiuderà più niente nel nostro Paese anche se, ovviamente, ci sono alcune limitazioni per i non vaccinati» . Funzionano anche i controlli rafforzati, come dimostrato dal ponte dell'Immacolata in cui, nel frattempo, bar e ristoranti hanno registrato numeri da sold out

09 dicembre 2021 | 12:19

Il ponte dell'Immacolata è servito da test in vista del Natale. E se nel Governo ci fossero ancora dubbi relativamente a possibili nuove strette, le parole del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa arrivano per tranquilizzare gli animi di ristoranti, bar e clienti: «L'introduzione anticipata del super green pass è stata fatta per prevenire scenari peggiori, qualora ci dovesse essere un cambio di colore in alcune regioni. Ma non chiuderà più niente nel nostro Paese anche se, ovviamente, ci sono alcune limitazioni per i non vaccinati», ha affermato ad Agorà su RaiTre. Insomma, nessuna nuova stretta all'orizzonte dopo quella introdotta il 6 dicembre con l'ingresso in vigore del super green pass.

 

Il super green pass funziona, lo dicono bar e ristoranti

Come avevamo già segnalato su Italia a Tavola, l'esecutivo si è preso qualche giorno per valutare le ricadute del sistema differenziato per accedere ad alcune attività e servizi che prevede limiti diversi a seconda che si possieda o meno la certificazione verde rafforzata (ottenibile solo dopo la guarigione o con il completamento del ciclo vaccinale). E quanto avvenuto dal 6 dicembre a oggi sembra confermare la bontà della scelta intrapresa. A raccontarlo erano stati, in prima battuta, gli stessi pubblici esercizi. In un precedente articolo, infatti, avevamo già raccolto le voci dei diretti interessati. Da bar e ristoranti (in cui l'accesso in sala è consentito solo a chi è vaccinato o guarito già dalla zona bianca) la risposta è stata una sola: nessun disagio o anomalie, ma uno strumento in più (il super green pass) per garantirsi la possibilità di continuare a lavorare nonostante lo spauracchio della variante Omicron e l'andamento dei contagi.

 

Contagi da monitorare, in Italia 6 milioni ancora senza vaccino

A tal riguardo è stato lo stesso Costa a mettere ordine: «I dati vanno letti correttamente: un anno fa avevamo 30mila ricoverati oggi 6mila. Avevamo 3.300 persone in terapia intensiva, oggi poco meno di 800. C'è un incremento di contagi ma anche dovuto alla grande quantità di tamponi che stiamo facendo. La grande differenza rispetto all'anno passato la fa il fatto che l'87% dei cittadini si è vaccinati e credo questa sia la manifestazione concreta dell'efficacia del vaccino». 

 

E a proposito di vaccino, va segnalato che la campagna di immunizzazione  in Italia ha raggiunto la vetta delle 100 milioni di dosi iniettate. Un traguardo forse inimmaginabile 11 mesi fa quando è iniziata. Resta lo zoccolo duro degli oltre 6 milioni di italiani che non hanno iniziato nessun ciclo vaccinale e che rischiano di vedersi spalancare le porte degli ospedali.

Restringendo il periodo di riferimento, nella settimana dal primo al 7 dicembre, la situazione non può essere presa alla leggera: sono aumentati del +22,4% i nuovi casi Covid-19, del +12% i decessi, del +16,3% i ricoverati e del +13,6% i pazienti in terapia intensiva rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. «Da 7 settimane - ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - continuano ad aumentare i nuovi casi con una media giornaliera più che sestuplicata: da 2.456 casi registrati il 15 ottobre ai 15.110 del 7 dicembre». Tanto che «nelle prossime 4 settimane diverse Regioni cambieranno colore», ha sentenziato Cartabellotta.

 

 

Anche i controlli rafforzati aiutano

Ecco allora che l'introduzione del super green pass, come più volte sostenuto da Italia a Tavola, diventa l'unico strumento per non chiudere. Insieme a un rafforzamento dei controlli. Il solo 8 dicembre, i sanzionati dalle forze dell'ordine per il mancato rispetto dell'obbligo della mascherina all'aperto (predisposto in numerose città italiane per quanto riguarda le vie e le piazze del centro e dello shopping) sono stati 3.541 contro i 2.077 del giorno precedente. In calo, invece, le multe per il super green pass: su 135.792 controllati ieri, soltanto in 619 sono stati trovati in posizione irregolare (lo 0,45%). Lunedì erano stati 937 (lo 0,78% del totale). Nota negativa, aumentano i titolari di attività commerciali sanzionati: 264 su 15.823 esercizi sottoposti a verifica (lunedì erano stati 175).

 

Un solo obiettivo: salvare veglioni, pranzi e cenoni

In gioco c'è la necessità di mettere in sicurezza il Natale. Dopo il flop dello scorso anno, quando l'Italia era stata colpita dalla seconda ondata e ripartiva il valzer delle restrizioni (ne sa qualcosa il mondo del turismo montano), bar e ristoranti vogliono capitalizzare la normalità raggiunta senza dover rinunciare a veglioni, pranzi e cenoni. E le prime avvisaglie si sono già viste proprio per l'8 dicembre quando diversi locali hanno registrato il sold out. Indicatore che fa ben sperare. Anche perché, al di là degli irriducibili, gli italiani sono pro-vax. Un esempio? Le dosi booster (ossia le terze dosi) dallo scorso 2 dicembre viaggiano ormai sopra le 400mila iniezioni al giorno ed entro la fine di questa settimana si potrebbero raggiungere i 10 milioni di italiani vaccinati per la terza volta. Il tutto mentre salgono anche le prime dosi: 30-40mila al giorno. 

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Alberto Lupini


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