Alto, vista unica con cucina Coprifuoco? Qui si inaugura
Il ristorante a “misura Duomo” ha accolto i primi clienti il 30 ottobre e ha fatto subito sold out. La cucina guidata da Alessandro Rinaldi sviluppa un rapporto qualità prezzo molto interessante
03 novembre 2020 | 15:39
di Gabriele Ancona
Alto, a tavola con il Duomo di Milano
Il brunch nel primo week end di attività ha fatto il tutto esaurito
«Abbiamo deciso di aprire il 30 anche per scaramanzia – spiega Stefano Del Savio, titolare con Sandro Caputo del ristorante di Largo Augusto – L’altro nostro locale, Nerino Dieci, è stato inaugurato proprio il 30 ottobre del 2010 ed è stato un decennio da grandi numeri. Anche qui siamo partiti bene, pur con tutte le limitazioni del momento. La nostra formula brunch nel primo week end di attività ha fatto il tutto esaurito».
Alto è un locale che disporrebbe, tra interno ed esterno, di una settantina di coperti, oggi ridotti alla metà nel rispetto delle regole del distanziamento. Un ristorante di alto profilo caratterizzato da uno stile soft, accogliente, garbato dove ogni particolare è stato ragionato, dal logo, presente sui piatti e inciso sui calici per l’acqua, ai ciotoli del Ticino adagiati nel grande lavandino in bagno per annullare quei fastidiosi aloni che lascia l’acqua sul gres porcellanato effetto ferro antico.
Alessandro Rinaldi e Stefano Del Savio
«Alto è un ristorante “a misura Duomo” – spiega Del Savio – Lo abbraccia e per questo abbiamo studiato un logo che stilizza le sue guglie. In cima il numero “8” omaggio stilizzato alla Madonnina, ma anche il simbolo dell’infinito e un richiamo all’ottavo piano dove siamo operativi tutta la settimana. Dentro e fuori, perché la terrazza è riparata e riscaldata».
Qui non c’è la cucina a vista, ma una vista con cucina dove opera la brigata guidata da una mano autorevole come quella di Alessandro Rinaldi. Per il momento la formula prevede business lunch (12,00-15,30) dal lunedì al venerdì, con menu a rotazione ogni dieci giorni, e brunch il sabato e la domenica (11,30-18,00). Quando si potrà tornare alla normalità, si alterneranno due brigate dalle 10 alle 02:00 per soddisfare ogni fascia di consumo.
Zucca, porro e zola, Tagliolino al tartufo bianco, Brisé di grano arso, sedano rapa, uova di quaglia, granella di nocciola e pioppini
Un perfetto equilibrio tra qualità e prezzo
«La nostra filosofia – sottolinea Stefano Del Savio – prevede un rapporto estremamente bilanciato tra qualità e prezzo. Offro quello che vorrei ricevere se fossi un cliente, dall’accoglienza al conto. Non ci interessa far pagare più del necessario, l’obiettivo è fidelizzare. Tanto per intenderci: acqua 2 euro, caffè 1, pre antipasto, pre dessert, coperto e servizio inclusi».
Alto ha subito incontrato i favori della clientela
La carta infrasettimanale di Alessandro Rinaldi è articolata. Quattro sottomenu, Duomo, Naviglio Grande, Monte Stella e La Nostra ricca insalata; i primi a 30 euro, l’insalata a 28. Tutti da tre portate, compresa la “ricca” a cui si aggiungono serviti a parte pollo ruspante scottato, mozzarella di bufala, trota affumicata al legno di mela. In cantina 107 etichette lungo tutta l’Italia e una buona selezione di francesi. Il vino della casa, in bottiglia a marchio Alto, viene proposto a 20 euro.
Duomo e Madonnina stilizzati nel logo Alto
La nostra degustazione ha previsto l’opzione Monte Stella: Zucca, porro e zola, Tagliolino al tartufo bianco, Brisé di grano arso, sedano rapa, uova di quaglia, granella di nocciola e funghi pioppini. In abbinamento, il rosso di Alto, Barbera d’Asti dieci-deci-mi.
La formula brunch (55 euro, bevande escluse) contempla sei antipasti serviti e una ricetta a scelta tra due primi, due secondi e tre dessert. Ultima nota. Pasta, pane e dolci sono fatti in casa.
Nota a margine. Visto il successo ottenuto in pochi giorni da Alto e considerate le sue potenzialità, l'imprenditore Cristrian Trio (investimenti immobiliari) ha manifestato interesse per un eventuale ingresso nella compagine societaria.
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