Inclusività e condivisione La cucina di Spica è globale
Inaugurato a Milano, è il secondo ristorante di Ritu Dalmia e Analjit Singh dopo Cittamani. Nasce dalla passione di Dalmia per le cucine del mondo e dalle scoperte gastronomiche durante i suoi viaggi
01 luglio 2019 | 11:26
Condivide questa passione con l’amica Viviana Varese, una stella Michelin con Alice Eataly Smeraldo, con la quale è nata e ha preso forma l’idea di Spica, luogo che sfugge a una precisa categorizzazione gastronomica per abbracciare la diversità attraverso le cucine di ogni latitudine.
Una collaborazione che guarda lontano. In settembre, con una quota del 20%, Ritu Dalmia affiancherà Viviana nel lancio del suo nuovo locale, Viva (acronimo di Viviana Varese). La filosofia gastronomica di Spica, un blend di inclusività, accoglienza e condivisione, si articola in quattro macro-aree geografiche (Sud-Est Asiatico, Sub-continente Indiano, Europa, Americhe). Per ogni zona Ritu Dalmia e Viviana Varese hanno individuato i loro piatti del cuore, selezionati in anni di viaggi, per riproporli in due tipologie: piattini da condividere e piatti principali.
In cucina nove cuochi di nazionalità diverse, guidati dai resident chef Shankar ed Emiliano Neri. L’offerta è davvero poliedrica e globale, all'insegna dell'inclusività e della condivisione. Piccoli dim sum in pasta cristallo e bao dalla Cina sfilano insieme a insalate thai, zuppe birmane e ramen in stile giapponese (Sudest asiatico).
Croccanti “cocas mallorquinas” introducono all’Europa e alla gustosa pizza fritta italiana. Samosa del Rajasthan, dosa del sud dell’India e paratha dalle strade di Delhi guidano verso i mille sapori indiani (Sub-continente indiano). Tortillas e tostadas, ma anche nachos e ceviche, con le loro salse portano verso Messico e Perù, mentre le barbecue ribs rappresentano uno dei piatti tipici degli Stati Uniti.
Un ristorante dall’atmosfera vibrante, fresca e colorata anche negli arredi. All’interno di Spica si riflettono la cultura cosmopolita contemporanea e la tradizione dei grandi maestri del design.
Per informazioni: www.spicarestaurant.com
Sapori dal mondo nei piatti di Spica
Una collaborazione che guarda lontano. In settembre, con una quota del 20%, Ritu Dalmia affiancherà Viviana nel lancio del suo nuovo locale, Viva (acronimo di Viviana Varese). La filosofia gastronomica di Spica, un blend di inclusività, accoglienza e condivisione, si articola in quattro macro-aree geografiche (Sud-Est Asiatico, Sub-continente Indiano, Europa, Americhe). Per ogni zona Ritu Dalmia e Viviana Varese hanno individuato i loro piatti del cuore, selezionati in anni di viaggi, per riproporli in due tipologie: piattini da condividere e piatti principali.
Ritu Dalmia e Viviana Varese
In cucina nove cuochi di nazionalità diverse, guidati dai resident chef Shankar ed Emiliano Neri. L’offerta è davvero poliedrica e globale, all'insegna dell'inclusività e della condivisione. Piccoli dim sum in pasta cristallo e bao dalla Cina sfilano insieme a insalate thai, zuppe birmane e ramen in stile giapponese (Sudest asiatico).
Croccanti “cocas mallorquinas” introducono all’Europa e alla gustosa pizza fritta italiana. Samosa del Rajasthan, dosa del sud dell’India e paratha dalle strade di Delhi guidano verso i mille sapori indiani (Sub-continente indiano). Tortillas e tostadas, ma anche nachos e ceviche, con le loro salse portano verso Messico e Perù, mentre le barbecue ribs rappresentano uno dei piatti tipici degli Stati Uniti.
Un ristorante dall’atmosfera vibrante, fresca e colorata anche negli arredi. All’interno di Spica si riflettono la cultura cosmopolita contemporanea e la tradizione dei grandi maestri del design.
Per informazioni: www.spicarestaurant.com
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