Oishi Japanese Kitchen, cucina orientale premiata dalle guide

A Teramo, l’unico ristorante di sushi in Abruzzo ad aver ottenuto il massimo dalla guida dedicata del Gambero Rosso. E quest’anno anche l’inserimento nella Michelin. Cucina fusion che si fonde con la tradizione “nippon”

25 luglio 2021 | 09:30

Tre bacchette, il massimo punteggio, per il ristorante di Teramo Oishi Japanese Kitchen da parte della Guida Sushi Gambero Rosso. Un riconoscimento che corona il 2021 aggiungendosi all’inserimento nella Guida Michelin. Cucina fusion che si fonde con la tradizione “nippon”, sapori europei e materie prime d’eccellenza: sono questi gli ingredienti del successo di questo locale che oltre a Teramo ha un gemello nel centro di Pescara.

Consacrato il lavoro di anni

«Sono molto orgoglioso di essere entrato in una guida così prestigiosa con il massimo punteggio accanto a big del sushi – racconta Luca Di Marcantonio, uno dei fondatori - Questo risultato e anche quello della Guida Michelin, consacrano il lavoro fatto in questi anni e mi confermano che io e il mio team abbiamo intrapreso la strada giusta, quella della qualità senza compromessi e della fusione di culture gastronomiche lontane».

La squadra è composta da 12 persone tra Pescara e Teramo: collaboratori di sala preparati, chef professionisti provenienti da importanti scuole di cucina. Entrambi i ristoranti dialogano perfettamente con la cultura nipponica, sono eleganti, minimalisti e curatissimi nei dettagli.

Ricerca e sperimentazione

«I nostri menu sono frutto di grande ricerca e sperimentazione – sottolinea Di Marcantonio- Tutte le salse sono create da noi e la cucina è totalmente espressa. Siamo facendo un grande lavoro sulla selezione delle materie prime, penso all’anguilla come alle alici, mixiamo pesce azzurro a prodotti internazionali, vogliamo fondamentalmente che la cena da Oishi sia un viaggio in giro per il mondo, pur rimanendo seduti; per questo abbiamo inserito in carta un menu degustazione per tutti coloro che desiderano “viaggiare” al ristorante».

Uno spin off a San Benedetto del Tronto

Ma c’è un’altra novità. Lo scorso anno, poco prima del lockdown, è nato uno spin off di Oishi a San Benedetto del Tronto (Ap). Si chiama South American Sushi ed è un progetto che vuole diversificarsi dal brand madre, una realtà gastronomica differente dunque ma accumunata dalla stessa energia e dalla voglia di crescere che attualmente è gestita da un partner esterno al Gruppo.

«Quello che desidero – puntualizza Di Marcantonio – è che Oishi rappresenti l'eccellenza del sushi nel centro Italia».

Per informazioni: www.oishiteramo.it

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Alberto Lupini


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