Turismo lento, l'Oltrepò Pavese riscopre le camminate culturali
Vigneti e boschi, borghi e strade di pellegrinaggi culturali e religiosi: l'Oltrepò, in un convegno tenutosi a Romagnese, ha deciso di puntare su questo aspetto, dopo il successo turistico estivo
09 settembre 2020 | 12:10
di Matteo Scibilia
La via Francigena nell'Oltrepò Pavese
L’Oltrepò Lombardo ha vissuto un'estate di grande successo, turisticamente parlando: natura, arte, storia, cultura ed enogastronomia sono stati ifattori che hanno richiamato molti visitatori, tra cui molti milanesi, diretti alle loro seconde case, finalmente riaperte.
È un triangolo di vigneti - che nulla ha da invidiare a territori francesi - a pochi chilometri da Milano, Torino e Genova. Vigneti sempre più spesso gestiti da aziende guidate da nuove generazioni, capaci di produrre vini eccellenti anche con ardite sperimentazioni in anfora. L’Oltrepò, insomma, torna a volare.
Il Comune di Romagnese - affascinante borgo già abitato nella preistoria con case edificate con la tipica pietra tradizionale della Valtidone - che conta circa mille abitanti, quest'estate hanno superato le 4mila presenze. Proprio nella piazza del municipio di questo comune si è tenuto il convegno "Oltrepò, dove tutti i cammini si incontrano". Organizzato dalla Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò Pavese, dal Comune di Romagnese e dalla proloco locale, durante il convegno si è discusso dello sviluppo del turismo attraverso, appunto, i "Cammini".
Il dopo lockdown ha stimolato tanti a riscoprire un turismo più tranquillo, immerso nella natura, con una matrice storica e culturale, un turismo lento fatto di trekking, giri in bicicletta, passeggiate, ma soprattutto fatto di voglia di riscoprire quei "cammini" religiosi e culturali.
Dal Cammino di San Martino di Tours a quello di Sant’Agostino, da quello di San Colombano alla famosissima Via Francigena, il tratto pavese è ricco di oltre 13 cammini religiosi, che passando da Pavia, Romagnese, Zavatarello e Canevino si immettono poi su altri cammini.
Tant’è che la Camera di Commercio di Pavia ha organizzato in città per metà settembre gli Stati generali dei Cammini Religiosi e Culturali. La stessa Pavia che, tra l’altro, nel 2012 è stata insignita dalla Commissione europea del titolo di "Crossroads of Europe", proprio perché crocevia di molti cammini e pellegrinaggi. Ci piace ricordare, seppure con il dolore di non poterlo ascoltare, che all’evento avrebbe dovuto partecipare anche Philippe Daverio con una lectio magistralis, "La Francigena tra oche grasse e vino".
Il convegno di Romagnese ha voluto riaccendere l’attenzione sulle vie storiche. Si è discusso, naturalmente, dell'intenzione di sviluppare una adeguata proposta di accoglienza, anche sul piano dell'offerta gastronomica. « perché è vero che il pellegrino percorre i cammini con uno spirito adeguato, magari dormendo all’addiaccio e mangiando un panino, ma qualcosa in più si puo fare».
Antichi e più recenti sentieri, per favorire un turismo lento ma rispettoso della natura, dell’ambiente e dei suoi abitanti. Un insieme di contenuti e un investimento sulla più promettente vocazione dell’Oltrepò Pavese.
Hanno partecipato all’incontro il sindaco di Romagnese Manuel Achille, il giornalista Giorgio Boatti, il presidente della proloco Claudio degli Antoni, lo scrittore - nonché presidente della Federtrek e consulente per il Mibact - Paolo Piacentini e l’attore Davide Ferrari, che ha letto documenti di storia antica locale.
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Alberto Lupini