A Firenze la prima Academy italiana per diventare manager dell'ospitalità

Grazie alla collaborazione fra le associazioni d'impresa, il Comune e Swiss Education Group, da gennaio 2022 prendono il via le lezioni dell'Hospitality Innovation Academy (Hia) . Obiettivo: formare il middle-management che la pandemia ha spazzato via ma è tanto richiesto dalle catene alberghiere

07 luglio 2021 | 05:00
di Claudio Zeni

Nasce a Firenze Hia (Hospitality Innovation Academy) dalla colloborazione tra Confindustria, Camera di Commercio, Fondazione CR Firenze, Comune e Swiss Education Group (un colosso di 5mila studenti, sesto nel mondo delle scuole di settore): si tratta della prima accademia che formerà figure professionali atte a occupare posizioni di middle-management, altamente richieste dalle grandi compagnie alberghiere internazionali, ma scarsamente reperibili sul mercato del lavoro per la mancanza di formazione adeguata. Un dato trasversale in tutto il mondo dell'accoglienza: dai bar ai ristoranti, passando per il catering.



Il legame con la Svizzera

Forte di un sistema di apprendimento che alterna formazione sul campo e studio teorico, gli allievi finiranno il loro percorso formativo in Svizzera ottenendo una delle certificazioni più importanti per il mondo del lavoro turistico. Hia ha infatti sviluppato il proprio processo formativo con Swiss Education Group, il più prestigioso istituto di formazione in hospitality business management e arti culinarie, con sede in Svizzera - Paese che vanta una storica tradizione nel campo dell’ospitalità.

La formazione (35mila euro all'anno) come leva di rilancio dell'ospitalità

Prima scuola di alta formazione nell'hotellerie della Toscana, Hia è stata presentata da Giancarlo Carniani, manager del settore e vertice di Confindustria Firenze, oltre che artefice dell'idea di fare nascere il prestigioso percorso di formazione nella città del Giglio, insieme a Vanessa Balouzet Uchanski, Swiss Education Group e al sindaco di Firenze Dario Nardella. Non a caso il territorio e le istituzioni fiorentine hanno sostenuto da subito l’idea e il progetto della Academy e della formazione di eccellenza nel settore turistico ricettivo, considerandolo un volano indispensabile per il rilancio del settore. Una ventina saranno gli studenti formati nel primo anno di attività di Hia, un percorso di studi di tre anni, l’ultimo dei quali in Svizzera, al costo di 35mila euro.

«Una cifra ragionevole - ha sottolineato Carniani - se si pensa che nelle altre scuole di questo tipo se ne possono pagare anche 60mila. Qui non si tratta di diventare camerieri di lusso ma prepararsi, magari dopo aver anche fatto il cameriere, a diventare manager o simili in questo particolare campo. I nostri docenti provengono tutti dal mondo del lavoro e avranno il compito di guidare i nostri studenti nelle trasformazioni digitali ed ecologiche che impatteranno il mondo del turiamo nei prossimi anni».

«Sono molto contento di questo progetto - ha affermato il sindaco Dario Nardella - perché va proprio nella direzione che da sindaco avevo indicato nel mio programma di mandato: fare di Firenze sempre di più una capitale internazionale dell’alta formazione. Abbiamo eccellenze nella moda, nell’artigianato, nel settore delle scienze manageriali, ma in effetti mancava, in quella che è la capitale del turismo, un’istituzione di alta formazione per le professioni legate all’accoglienza».

«Nel nostro modello uniamo la tradizione dell'ospitalità con le esigenze dell'innovazione - ha ricordato Vanessa Balouzet Uchanski - vogliamo essere il Polimoda dell'hotellerie».



L'impatto sul mercato del lavoro

Le figure professionali che Hia andrà a formare saranno subito spendibili su un mercato che prima della pandemia contava 1 lavoratore su 10 della forza lavoro italiana (circa 3 milioni e mezzo di lavoratori pari al 14,9% della forza lavoro totale) e che il Wttc (World Travel & Tourism Council) prevede possa raggiungere i 4 milioni di addetti nei prossimi 5 anni. Il percorso di formazione è articolato su tre anni e per integrare ancora più efficacemente formazione in aula ed esperienza in azienda, la stessa didattica in aula sarà effettuata utilizzando location alberghiere e dando così ai ragazzi la possibilità di sperimentare sul campo tutta la didattica su alberghi reali. Il primo corso avrà inizio a gennaio 2022.




© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024