Cicero: Il 2021? Verde speranza. Chi semina bene raccoglie il meglio
La maitre del ristorante Duomo di Ragusa, in finale nel sondaggio di Italia a Tavola, non si perde d'animo nonostante il periodo di difficoltà e guarda al futuro con fiducia
27 gennaio 2021 | 16:10
di Renato Andreolassi
Gabriella Cicero
Se si semina bene poi il raccolto è ancora più buono
«Il Covid - dice - ha penalizzato tuttI, ma io e mio marito ci siamo trovati con quello che abbiamo seminato in questi 20 anni: tanta fiducia stima da parte dei nostro clienti. Non abbiamo mai smesso di lavorare perché abbiamo ancora grande valore sul mercato. Se semini bene, i risultati arrivano e il raccolto sarà più che buono. Il silenzio della pandemia, ci ha dato anche tante opportunità per ripensare al nostro ruolo. Siamo pronti a ripartire senza problemi».
La finale del sondaggio
Il suo profilo è legato al sondaggio di Italia a Tavola "Personaggio dell'anno dell'enogastronomia e dell'accoglienza" dove, nella categoria Sala&Hotel è riuscita ad accedere al 3° ed ultimo turno (CLICCA QUI PER VOTARE). Il suo giudizio su questo momento di confronto è convinto: «Sicuramente è bello - sottolinea Gabriella - da visibilità a chi come noi lavora in un settore fondamentale come quello dell'accoglienza. Ha una grande valenza sociale, ci sostiene e sprona a non perderci d'animo. E un'opportunità per capire quanto siamo importanti. Un servizio efficiente e accogliente, sempre pronto a coccolare uomini e donne, contribuisce a lasciare un bel ricordo. Un'esperienza unica. A mio parere ci sono due cose belle nella vita: la musica e la buona cucina. Danno un gran piacere se riusciamo a coinvolgere le persone che si fidano di noi. Dobbiamo però essere capaci di svolgere questo ruolo».
Un 2021 all'insegna della speranza
Altrettanto netto il giudizio sul 2020, un anno molto difficile: «Lo abbiano superato grazie alle nostre risorse e alle persone che ci stimano e ci vogliono bene». E il presente, questo già complesso 2021 con la Sicilia in zona rossa: «Lo vedo color verde - conclude Gabriella - all'insegna della speranza, della vitalità e della voglia di vivere. Non possiamo sempre urlare, ma agire e vivere con consapevolezza, nel rispetto dell'ambiente e della sostenibilità. Soprattutto, aver speranza nelle persone. Così come abbiamo scritto nel nostro primo libro ''Dominazioni'': dalle ricette e dai prodotti (si pensi solo all'arancino) di tutti coloro che hanno invaso e dominato la nostra terra, siamo riusciti a carpire i segreti per creare una cucina ricca e raffinata».
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Alberto Lupini