Col nuovo Codice Appalti per la ristorazione collettiva non cambia nulla, anzi ...

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Codice Appalti per i lavori, le forniture e i servizi pubblici per dare seguito alla semplificazione dei contratti ma, per le mense non è una soluzione ai problemi

29 marzo 2023 | 19:25

Resta in bilico la ristorazione collettiva: nonostante il nuovo Codice Appalti sia stato approvato dal Consiglio dei ministri - come da previsione - le misure economiche previste tagliano fuori di fatto il settore provato ormai da quasi un anno da forti aumenti dei costi di energia e materie prime alimentari. Una condizione che sta mettendo le aziende del comparto in ginocchio, tanto che all’inizio del mese le associazioni di categoria si dichiaravano pronte a scendere in piazza per accendere i riflettori su un settore che svolge un servizio essenziale per scuole, ospedali, Rsa e centri di assistenza.

La decisione del Consiglio dei ministri

Ora il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Codice Appalti per i lavori, le forniture e i servizi pubblici per dare seguito alla ben auspicata semplificazione dei contratti, un passaggio importante per la ripresa e lo sviluppo della crescita del Paese.

Rimane, purtroppo, fortemente penalizzato il settore dei servizi, a cui non è riconosciuta la revisione prezzi per i contratti in essere e di fatto anche per quelli a venire, visto l’introduzione di un sistema con franchigia che mal si adatta al settore dei servizi. Per i servizi di ristorazione collettiva, che da tempo denunciano il mancato riconoscimento dell’aumento dei costi sostenuti, si profila una crisi strutturale, che sta già producendo la non partecipazione a gare che interessano il servizio delle mense in scuole e ospedali.

 

«Abbiamo chiesto a gran voce, per mesi - afferma il presidente di ANIR Confindustria, Lorenzo Mattioli - che venissero varate misure urgenti per fronteggiare la crisi imminente e apportate modifiche al Codice Appalti capaci di distinguere i contratti di lavori pubblici da quelli dei servizi. Nonostante le tante rassicurazioni avute, rileviamo la mancanza di disposizioni risolutive, una condizione che comporterà gravi ripercussioni per aziende e lavoratori in un settore che svolge servizi essenziali e di pubblica utilità. Rimane ferma la volontà di scongiurare tavoli di crisi volti alla gestione di politiche di riduzione del lavoro e dei lavoratori, motivo per cui l’introduzione di una misura specifica che garantisca il principio di equilibrio economico per i contratti in corso per il servizio delle mense pubbliche è più che auspicata».

 

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024